sabato 11 giugno 2011
La Libia e la cultura del quiz
Interessante commento sul numero di Maggio della rivista "Aereonautica e Difesa" a proposito della guerra in Libia: dopo aver ricordato che "come diceva il barone Von Clausterwitz quando si và in guerra bisogna aver chiaro quale sia l' obiettivo politico da seguire" ne consegue che " andare in guerra senza avere un preciso obiettivo politico é il modo piu' sicuro per perderla." E non essendo chiara la natura dei ribelli libici, anzi, essendosi macchiati di crimini contro i civili come stupri e uso do bimbi in guerra risulta evidente la strana impressione di improvvisazione che avvolge l'operato della NATO e delle nazioni che hanno partecipato, tra cui l Italia che HA GIA' SGANCIATO CIRCA 200 TRA BOMBE E MISSILI (!) . La triste ma saggia conclusione della rivista é che "purtroppo quella che qualcuno ha chiamato la cultura del quiz porta sempre più frequentemente e in tutti i campi ad operare solo con visioni di breve periodo:l'importante é fare qualcosa, tanto non toccherà a noi rimediare alle conseguenze di queste azioni".
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