A tutte le testate giornalistiche e a tutti gli interessati,
come Centro culturale “Amici del Timone” di Ferrara vorremmo mettere in chiaro, dopo tante illazioni, quello che è veramente accaduto in occasione della conferenza di Luca Di Tolve lo scorso due dicembre.
Eravamo a conoscenza del fatto che l’argomento, toccando un nervo scoperto, avrebbe suscitato qualche malcontento e qualcosa di più, viste aggressioni, chiese profanate, incipienti ‘frocessioni’, insulti durante i gay pride e nella vita di tutti i giorni.
Quindi ci siamo attivati quasi un mese prima dell’evento per concordare con le istituzioni (Digos) la messa in sicurezza del sito, sede del futuro evento, per l’appunto il cinema-teatro Santo Spirito; servizio coadiuvato, con il placet della Questura, da personale fidato.
Puntuale arriva il comunicato di Arcigay-Arcilesbica “Circomassimo” che lancia un appello attraverso le testate giornalistiche anche online (le stesse che a favor nostro non avevano pubblicato nulla) ,ad assembrarsi davanti all’ingresso del cinema per impedire, con un picchetto, l’ingresso degli interessati alla conferenza.
Ce l’aspettavamo.
Fatti sfilare Di Tolve e consorte da un altro ingresso, “mostriamo bandiera” ai manifestanti esponendo il nostro personale (regolarmente fotografato) ; apriamo il portone principale e la serata ha inizio.
Tutto procede normalmente per la durata della conferenza, con solo qualche borbottio di malumore e un fugace passaggio di una fiammeggiante Lady Gaga 2 alla riscossa.
Avevamo deciso, per evitare i soliti proclami (che assieme al blocco delle entrate e all’interruzione della conferenza erano gli obbiettivi di Arcigay: N.B. buca tutti e tre) stile Grillini a Sanremo, di fare scrivere le domande che gli interessati avrebbero voluto porre su fogli da noi forniti. Il motivo, oltre a quello sopracitato, era anche questo: l’argomento, molto “intimo” avrebbe inibito qualcuno nel parlare allo scoperto. Il sistema garantiva il facoltativo anonimato (lo usa anche lo psicologo Crepet). Però questo sistema impedisce anche la lettura di proclami. Per tutta risposta a un certo punto è iniziato lo starnazzamento di protesta. Da notare che l’utilizzo di fogliettini per le domande era stato annunciato prima che Luca Di Tolve cominciasse a parlare. e quindi chi non era d’accordo aveva la piena libertà di uscire dalla sala e trascorrere la serata in altro modo.
Tutto è finito lì, un fallimento per Arcigay-Lesbica, che si erano proposti ben altre cose; per loro è una cosa inconcepibile che degli ‘inquisitori medioevali’ traboccanti di ‘omofobia talebana’ siano riusciti a portare a termine una cosa del genere, nonostante le loro intenzioni.
D’altronde era prevedibile: un circo, sia pure Massimo, ha sempre una percentuale di saltimbanchi.
Il video a bassa risoluzione della serata è già disponibile in rete e presto verranno messi in rete audio e video ad alta risoluzione. Ognuno potrà così farsi un giudizio.
Un’ultima cosa: sapete che cosa più mi ha colpito nella serata ? Che mentre Luca Di Tolve narrava dell’agonia di un suo più che amico, tra sofferenze atroci, a causa dell’AIDS e delle sue complicanze, almeno due file di quelle belle persone sghignazzavano. Questo non è normale, è da ricovero psichiatrico.
Però una buona nota: abbandonando l’atteggiamento urlatorio ci si è poi frazionati in gruppetti, e il dialogo che ne è scaturito è stato molto bello, a tratti persino commovente, non solo con i frati ma anche con noi ‘talebani’.
CHE SIA QUESTA LA STRADA GIUSTA ??
Ultimissima cosa: alcuni ragazzi di Arcigay, forse per scherzo,mi hanno invitato nella loro sede; se mi verrà rinnovato l’invito andrò sicuramente, a cuore aperto, per incontrare i cuori di altri Figli di Dio.
Giulio Melloni
CENTRO CULTURALE “AMICI del TIMONE” di Ferrara.