Amici del Timone di Ferrara
giovedì 11 ottobre 2018
venerdì 27 aprile 2018
IL MOVIMENTO 5 STELLE. Un partito» nuovo o l’espressione politica del relativismo?
venerdì 27 aprile
a Casa Bovelli (via Montebello 8) alle ore 21
Il tema sarà trattato da Renato Cirelli
di Alleanza Cattolica
domenica 18 febbraio 2018
Gandolfini al teatro Nuovo a Ferrara sui principi non negoziabili
Hanno scelto una struttura laica per marcare la laicità della questione, Massimo Gandolfini e il Comitato difendiamo i nostri figli, per parlare di principi non negoziabili oggi. Sarà infatti il Teatro Nuovo di Ferrara ad ospitare l'intervento pubblico del coordinatore degli ultimi Family Day che in vista delle prossime elezioni politiche faràil punto su quanto i partiti hanno fatto e si sono impegnati a fare in tema di famiglia ed educazione dei figli. Nessuna commistione e nessun appoggio richiesto alla diocesi quindi, perché il problema non è dei cattolici ma della nazione intera, credenti e non. Tutti sono invitati, Martedì 20 Febbraio alle 20.45.
domenica 4 febbraio 2018
Il Quotidiano Nazionale indaga sulla conferenza annullata
"Casa Cini è la casa di cultura della diocesi. L'evento non è una iniziativa diocesana. Tutto qui. Nessun caso."
Ma gli organizzatori affermano di aver prenotato la sala da mesi.
"Gli organizzatori sono liberi di svolgere la loro attività quando e dove vogliono".
Con queste parole il Vicario della Diocesi di Ferrara Comacchio ha liquidato la domanda dell'inviato del quotidiano Il Resto Del Carlino che ha indagato sul caso della conferenza di Stefano Fontana che si sarebbe dovuta tenere Venerdì 2 Febbraio presso Casa Cini sulla teologia di Ranher ma che è stata annullata in quanto solo 4 giorni prima i vertici della Diocesi, proprietaria della storica struttura culturale, hanno ritirato la disponibilità dei locali. Superfluo ogni commento alla risposta data al giornale. La conferenza non era stata organizzata dagli Amici del Timone di Ferrara ma da loro pubblicizzata sul proprio sito web e pagina Facebook.
Ma gli organizzatori affermano di aver prenotato la sala da mesi.
"Gli organizzatori sono liberi di svolgere la loro attività quando e dove vogliono".
Con queste parole il Vicario della Diocesi di Ferrara Comacchio ha liquidato la domanda dell'inviato del quotidiano Il Resto Del Carlino che ha indagato sul caso della conferenza di Stefano Fontana che si sarebbe dovuta tenere Venerdì 2 Febbraio presso Casa Cini sulla teologia di Ranher ma che è stata annullata in quanto solo 4 giorni prima i vertici della Diocesi, proprietaria della storica struttura culturale, hanno ritirato la disponibilità dei locali. Superfluo ogni commento alla risposta data al giornale. La conferenza non era stata organizzata dagli Amici del Timone di Ferrara ma da loro pubblicizzata sul proprio sito web e pagina Facebook.
L'articolo del Resto Del Carlino di Giovedì 1 Febbraio |
martedì 30 gennaio 2018
Ritirata all'ultimo momento la disponibilità di Casa Cini: conferenza annullata
La sala conferenze era stata prenotata da circa 2 mesi con regolare conferma scritta via email, ma solo 4 giorni prima, come vedete, la segreteria della struttura, di proprietà della Diocesi di Ferrara Comacchio, ha ritirato la disponibilità "per disposizioni superiori". Non abbiamo al momento altri dettagli sulle motivazioni in quanto nessun responsabile si è reso reperibile fino ad ora.
Vi terremo informati sulla nuova data e il nuovo luogo, speriamo il più presto possibile.
sabato 27 gennaio 2018
giovedì 25 gennaio 2018
FFI, una voce coraggiosa si leva
Articolo ripreso da Corrispondenza Romana
Pochi giorni fa, 21 gennaio,
è stato un anniversario importante per la storia di noi Francescani
dell’Immacolata (FI). In quel giorno di 6 anni fa (2012) si svolse nel nostro
convento romano in via Boccea l’incontro tra l’allora Consiglio Generale FI da un
lato, e dall’altro 5 frati (due americani e tre italiani) contestatori della
persona e del governo di padre Stefano Manelli, fondatore e Ministro generale.
Il sottoscritto,
insieme ad altri docenti dell’allora Seminario FI e responsabili della
formazione, fu invitato da P. Manelli a partecipare all’evento. L’incontro,
durato un’intera giornata in due sessioni, fu sconvolgente per la quantità e
veemenza di accuse velenose mosse contro padre Manelli.
Col senno di poi
si comprende che quelle accuse sarebbero state poi gradualmente dispiegate e
sviluppate nel dossieraggio e nella guerra ecclesiastica, mediatica e
giudiziaria condotta contro padre Manelli, guerra promossa e/o avallata da
alcuni ecclesiastici (anche vaticani), frati, laici, e un prete diocesano un
po’ “tridentino”… In questi 6 anni ho assistito: alla oggettiva devastazione
della mia Famiglia Religiosa (Frati, Suore, Laici), alla persecuzione (tuttora
in corso) del Padre Fondatore e del nostro autentico carisma FI approvato da
Papa san Giovanni Paolo II.
Il futuro
vocazionale, mio e di altri confratelli che come me difendono la persona e la
linea dei Fondatori, è incerto. Alla luce di vari fatti, sono convinto che
almeno finché dura questo Pontificato siamo passibili di monitoraggio,
ostruzione, persecuzione, ovunque andremo e qualunque cosa faremo o
diventeremo. In quell’incontro del 21-1-2012, quei tre frati italiani ci
dissero, in sostanza, così (sono testimone): «Se non togliete il latino dal Seminario [di
allora, Seminario
Teologico dell’Immacolata Mediatrice – STIM] vi denunciamo in Congregazione [CIVCSVA] dove sapete che ci sono «modernisti» [o
«progressisti»] che vi
faranno commissariare». Ed è avvenuto proprio così. Non ci piegammo
alla minaccia, e vennero Visita e Commissariamento.
Ora, uno di quei
tre padri italiani (nel frattempo uno dei due americani è ritornato ai Minori
Conventuali) è il principale curatore del «Calendario 2018 Frati Francescani
dell’Immacolata» (perché non ci è stato spedito qui a Ferrara?). In certo senso
è un testo ufficiale in quanto si precisa che è edito dai Frati Francescani
dell’Immacolata «con la
benedizione e supervisione del Commissario Apostolico Don Sabino Ardito, SDB».
Curioso notare
che su quel Calendario FI, la lettera di Papa Francesco ai Giovani (13-1-2017)
è corredata da una foto di alcuni giovani in compagnia di… Papa Giovanni Paolo
II ! Comunque, sono molto belle le foto e le citazioni testuali di San
Massimiliano Kolbe, del beato Paolo VI e di san Giovanni Paolo II.
Tuttavia non
possiamo tacere alcune perplessità circa l’articolo del Curatore, “Giovani, famiglie, San Massimiliano e i
Frati Francescani dell’Immacolata”. Ben venga sottolineare la
nostra sequela dell’ideale mariano-francescano di P. Kolbe. Tuttavia, è
gravissima e sintomatica l’omissione nei confronti dei nostri Padri Fondatori,
Manelli e Pellettieri, che non vengono affatto menzionati. Ciò è di fatto
indice della loro damnatio
memoriae che si vuole impiantare tra i nuovi FI (il Curatore è
uno dei 5 accusatori e contestatori del Manelli all’incontro FI del 21-1-2012)
con l’avallo e/o sotto la regìa di personaggi curiali…
In effetti quello
che era e dovrebbe essere il nostro “Voto Mariano di consacrazione illimitata
all’Immacolata”, quale primo voto costitutivo dei FI, viene invece ridotto dal
Curatore (e dai vertici) a un «quarto
voto (mass-media e missionarietà…)». Non si capisce cosa
significhino quei puntini sospensivi. Tutto ciò conferma il programma imposto
dall’ “alto”: ri-fare, o manipolare, a tavolino noi FI (carisma, storia, formazione,
pensiero e coscienza).
Il disegno in
atto era già in qualche modo percepibile nell’infame e calunniosa intervista (Kolbe, non Lefebvre)
pubblicata sul numero di marzo 2014 della rivista di Vita Consacrata Testimoni (EDB) che
certamente non spicca per apprezzamenti verso le realtà un po’ “tradizionali”
di Vita religiosa…
Insomma il
disegno di alcuni era già da tempo intuibile: calunniare, distruggere P.
Manelli “identificandolo” ora a Mons. Lefebvre, ora a P. Maciel Degollado, ora
a Frate Elia da Cortona… Quindi staccare i FI dal loro Fondatore infangato e
agganciarli a P. Kolbe; trattare i Fondatori da infedeli alla Chiesa e al
carisma FI; negare il loro apporto carismatico (es.: Voto Mariano e povertà
francescana); costruire nuovi “fondatori” e riprogrammare i FI, magari
facendoli lentamente slittare verso un probabile “ritorno” in seno ai
Conventuali o ad altri Minori.
Non si dimentichi
che tra le grandi Famiglie Francescane c’è in cantiere un progetto di
unificazione (https://www.corrispondenzaromana.it/il-francescanesimo-del-futuro-annunciato-da-radio-vaticana/ ).
Il Curatore del Calendario sembra fin troppo ottimista, convinto che i FI
conserveranno al termine del commissariamento le loro caratteristiche
fondamentali…
Non è così: il
Voto Mariano è già cancellato, e la sua marianità è ridotta a un cosiddetto
“clima”, a un atto di consacrazione, ma non più un Voto pubblico e costitutivo.
Per non parlare poi della vera povertà francescana e della guerra contro le
Associazioni… Insomma, alla luce di questi ultimi 6 anni, si evince che sin
dall’inizio alcuni avevano l’intento di distruggerci.
La resistenza,
anche giuridica e giudiziaria, ha rallentato il piano che comunque continua.
Altro punto dolente del Curatore è il sottolineare che il commissariamento stia
operando tra noi FI «chiarificazione
dottrinale». Gli addetti ai lavori sanno bene che egli è uno di
coloro che ci hanno accusato e calunniato di deriva lefebvriana e di tradimento
della Chiesa e del carisma… In verità, in scienza e coscienza, vediamo ora una
deriva e certamente non in senso tradizionalista. Ad esempio, sarebbe
interessante sondare la posizione dei frati e vertici dei FI dinanzi al caso
della Comunione concessa
ai divorziati risposati che vivono “more uxorio”… Chi scrive
condivide invece i “dubia”
dei 4 (ora 2) Cardinali e di tanti altri Pastori e sacerdoti più o meno noti.
In effetti,
temiamo che coloro che hanno fatto e stanno tuttora facendo “discernimento” su
noi FI, insomma coloro che vogliono “riprogrammarci”, siano di fatto
influenzati da almeno qualcuno di quei princìpi che hanno costituito l’impianto
comune del tomismo trascendentale di Karl Rahner e della Teologia della
Liberazione di Gustavo Gutierrez (1971). Ecclesiastici e operatori ecclesiali
formati ad una tale mentalità progressista non possono che auspicare e
provocare la nostra distruzione (http://amicideltimoneferrara.blogspot.it/2017/03/teologia-della-liberazione-anno-1971.html ).
Finché sono influenti nella Chiesa, non abbiamo scampo.
Appellarci a
Dicasteri vaticani sembrerebbe inutile. Le nostre Suore Francescane
dell’Immacolata si erano appellate alla Segnatura Apostolica contro la CIVCSVA
e probabilmente avrebbero ottenuto ragione e giustizia. Ma qualcuno in alto,
invece di rispettare il giusto corso legale, magari sollecitando la sentenza
della Segnatura, ha praticamente bloccato tutto, ha accolto la “richiesta”
della CIVCSVA e ha decretato un nuovo Commissariamento…
In scienza e
coscienza dinanzi al Giudice Divino, il Dio d’Israele, non possiamo continuare
a tacere e ad assistere silenziosi e passivi al trionfo di ingiustizie e
falsità che gridano davvero vendetta al cospetto di Dio. Dio e Maria Santissima
Corredentrice, novella Ester, ci aiutino a saper soffrire per il bene della
Chiesa. Non sappiamo che sarà del nostro futuro: F.I. ? preti diocesani ?
ridotti allo stato laicale? Solo un intervento straordinario della Grazia
può salvarci. Altrimenti “moriremo” vocazionalmente, ma con onore, non
da traditori. Amen!
P. Paolo M. Siano
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