In memoria di Mario Palmaro
“Allora ringrazi Dio di averti fatto
cattolico, un cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma che ha nella Chiesa
una madre premurosa”.
Mario Palmaro è
stato senza dubbio un modello di
vita e di verità cristiana per tutti, una di quelle persone che è difficile non
definire cattolico senza se e senza ma, uno dei
migliori studiosi e difensori della fede cattolica nei tempi travagliati in cui
viviamo.
Ha lasciato per tutti un eredità di vita
testimoniata e letteraria, con i suoi scritti e articoli, di cui tutta la portata
la si potrà valutare solamente nei mesi o anni che verranno. Ci sembra che il modo migliore per ricordare
(nel nostro piccolo) il Prof Palmaro, che è stato giornalista, scrittore,
docente universitario, sia proprio attraverso le sue parole, i suoi pensieri e le
sue riflessioni che rimarranno indelebili nelle menti e nei cuori di tante persone
in cammino e in cerca della Verità.
Di seguito riporteremo alcuni scritti di Mario
Palmaro che secondo noi rappresentano al meglio il suo concepire la vita… da cattolico
vero e il suo amore per la Madre Chiesa e che crediamo potranno aiutare molti a
capire meglio chi era questo uomo e cattolico tutto
d’un pezzo.
Già ammalato in un’intervista
tratta dal “Il Foglio” Palmaro diceva: “Con la malattia capisci per la prima volta che il
tempo della vita quaggiù è un soffio, avverti tutta l’amarezza di non averne fatto quel capolavoro di
santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che
avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare. Guardi il
Crocifisso e capisci che quello è il cuore della fede: senza il Sacrificio il
cattolicesimo non esiste. Allora ringrazi Dio di averti fatto cattolico, un
cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma che ha nella Chiesa una madre
premurosa”.
Ed è proprio
in quest’ultima frase “Allora ringrazi
Dio di averti fatto cattolico, un cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma
che ha nella Chiesa una madre premurosa” che si coglie in tutta la sua
trasparenza e semplicità l’essenza del vero cattolico e la fiducia smisurata
nella Chiesa…sempre!
Questo lo
si apprezza particolarmente in un altro articolo scritto
insieme ad Alessandro Gnocchi in cui affermava: «In qualche chiesetta sperduta ci sarà sempre un sacerdote che celebra
santamente la Messa, in un piccolo appartamento una vecchietta solitaria
sgranerà sempre con fede incrollabile il suo rosario, in un angolo nascosto del
Cottolengo una suora accudirà sempre un bambino considerato da tutti una vita
senza valore. Anche quando tutto sembra perduto, la Chiesa, città di Dio,
continua a irradiare su quella degli uomini la sua luce».
L’immagine secondo noi più rappresentativa di Mario
Palmaro che ne mette in luce l’ essenza è quella che lo ritrae in mezzo alla sua
famiglia con sua moglie e i suoi 4 figli, che quasi a difenderlo e sostenerlo
lo circondano in un abbraccio di Amore che rafforza, famiglia che rappresenta
il suo più grande esempio di vita testimoniata e vissuta.
E vogliamo quindi concludere questa breve memoria
proprio con un brano tratto da una intervista pubblicata recentemente sulla
Nuova Bussola Quotidiana e contenuta
nel libro “Intervista ai maestri – Volume
Secondo” (Eidon Edizioni), di Irene Bertoglio
in cui sul suo ruolo
di padre dice: Per me la preoccupazione maggiore è che un giorno
Giacomo, Giuseppe Maria, Giovanna e Benedetto Maria possano smarrire i criteri
di giudizio secondo verità, e uniformarsi alla mentalità del mondo. E che siano
tentati di abbandonare la Chiesa, la Messa, i sacramenti. E che qualcuno li
convinca a dimenticarsi della tradizione, del tesoro ricevuto da chi li ha
preceduti. Nel concreto, mia moglie ed io speriamo per loro una vita in cui ci
sia sempre la preghiera e la certezza cristiana della resurrezione. E nella
quale non ci siano convivenze prematrimoniali, superficialità, disastri
matrimoniali, indurimento del cuore. Tutto il resto – il lavoro, la scuola, la
ricchezza, il successo – davvero conta poco.
Grazie Mario…. Di cuore… che tu possa risplendere nella Gioia eterna del
Paradiso!
Gianluca C.
Amici del Timone di Ferrara
Il nome dei figli. Un breve pensiero in ricordo di Mario Palmaro.
Le persone famose di cui sentiamo parlare, oppure leggiamo i libri o gli articoli, se si ha la fortuna di conoscerle personalmente, per la magia di cui sono fatte le relazioni umane ci conservano un ricordo tutto speciale. L'ho incontrato, Mario, circa 7 anni fa, nel 2007 , alla giornata del Timone dell'Emilia Romagna. Era con la moglie e i figli, mi feci autografare lo spassosissimo "Io speriamo che resto cattolico" e scambiai due parole sulla diocesi di Ferrara. "Il Vescovo cerca di unire le associazioni laicali" . E lui subito una battuta pronta:"Bene, positivo, ma attenti però, che così vi prendono tutti in una volta" col gesto della mano... Che dolore questa morte, che tragedia. Mi sembra di ricordare che con lui e la moglie ci fosse il loro ultimo figlio, Benedetto, nato proprio quando il Papa era Benedetto XVI. Sappiamo che il nome che si da ai figli non viene scelto a caso, vuole riassumere tante cose, la famiglia, l'appartenenza culturale e religiosa, i miti, la storia, i ricordi importanti. E lui, loro, hanno scelto per il loro bambino il nome del Papa. Gli altri figli avevano tutti nomi che rientravano pienamente nella tradizione cattolica: Giacomo, Giuseppe, Giovanna... Perchè una coppia che fa della fede la propria ragione di vita desidera dare ai figli un nome che la incarni pienamente. Coraggio quindi, piccolo Benedetto Palmaro: porti un nome e un cognome importante, il nome del Papa Ratizinger e il cognome di un grande apologeta coraggioso oltre ogni immaginazione e oltre ogni comodo conformismo. Insomma, un nome carico di fede, tradizione,intelligenza, cultura, forza, disintersse e nobiltà. E avrai senza dubbio anche tutti i carismi che il tuo genitore, i tuoi genitori, ti hanno trasmesso, anche con la scelta del nome. E come a te, anche ai tuoi fratelli, i cui nomi ci parlano di apostoli e di Sacra Famiglia. Che Dio vi assista nel portare questa eredità maestosa.
Antonio M.
Amici del TImone Ferrara
Antonio M.
Amici del TImone Ferrara
Nessun commento:
Posta un commento