Cari amici,
torniamo ancora una volta sulla guerra di Libia, che continua a passare sotto un sostanziale
silenzio nonostante i bollettini di guerra rimangano invariati rispetto alle fasi iniziali (più di 100
missioni giornaliere, in media 50 lanci di bombe/missili aria-terra, dati reperibili da più fonti).
Ciò stupisce e non poco; a mantenere i riflettori accesi sono soprattutto alcune riviste specializzate
in questioni militari (ultimo numero di Aereonautica e difesa, per esempio, oppure l'ottimo
Analisi e difesa edito a San Giovanni in Persiceto da Gian Andrea Gaiani) oltre alle poco note
al grande pubblico agenzie missionarie cristiane e alle più note agenzie di volontariato pacifiste (Emergency)
che esprimono chiaramente il loro dissenso ma senza i microfoni di
qualche anno fa,ed infini sparuti gruppi riferibili ad aree di estrema sinistra.
A Poggio Renatico è situata una base aereonautica Nato che , da B.O.C. degli anni novanta
(cioè base di comando per la zona Italiana del centro Nord) è stata promossa, a seguito
delle ristrutturazioni avvenute dopo la guerra fredda, negli anni '90 a sede del comando Aereonautico per il controllo dello
spazio areo della Nato prima per l'Italia e l'europa dell'est poi esteso a tutto il mediterraneo, dall'oceano atlantico
al Danubio.
In pratica, a Poggio Renatico arrivano i dati di tutte le stazioni radar del Mediterraneo, che serviranno poi
al comando Nato di Napoli per dirigere le operazioni aeree.
Abbiamo qualche motivo di sentirci in qualche modo coinvolti, quindi.
Ieri Avvenire pubblicava le esemplari parole del Vescovo di Tripoli mons Martinelli:
"Ci siamo uniti per deplorare l'accaduto ma soprattutto per pregare, perchè la violenza si plachi. In tutti noi resta però la domanda: perchè sta accadendo tutto questo? Siamo rimasti esterrefatti dall'incapacità della diplomazia internazionale e, forse, dal suo pregiudizio che rende impossibile il dialogo con la dirigenza di Tripoli"
Ci piacerebbe che queste parole venissero amplificate da tutti i media, cattolici almeno.
Noi facciamo e faremo la nostra parte.
Nessun commento:
Posta un commento