A giorni arriverà anche in Italia la legge sull'omofobia, che imbavaglia chiunque voglia criticare il matrimonio gay. Ma siamo circondati.
La Corte Suprema Usa, ha recentemente definito
incostituzionale il Defence Marriage Act, la legge federale secondo cui il
matrimonio è solo tra uomo e donna, in quanto secondo i giudici violerebbe il
quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali
Esulta il presidente Usa, Barack Obama, che parla di “passo
storico verso l’uguaglianza”, “una vittoria per la comunità gay e per la
democrazia americana". Esultano anche in Italia i soliti corifei dei
“politically correct”
In un bel editoriale di Francesco D’Agostino apparso su
Avvenire lo scorso 19 luglio intitolato “Non basta dire «no» alle nozze gay serve
un vero «sì» al matrimonio” si sottolinea
come sia veramente arrivato il
momento di chiamare
a raccolta cattolici e laici 'eticamente e socialmente sensibili' perché si
cominci a difendere realmente e non più solo virtualmente o privatamente il matrimonio
“senza se e senza ma” perché solo nell’unione uomo/donna vi è quella forza generativa
verso il domani con le sue benefiche ricadute sociali e istanze antropologiche più profonde.
Per questo motivo, noi con le nostre famiglie fondate sul
matrimonio e formate da un papà (uomo), una mamma (donna) e da i nostri figli
vogliamo esprimere la gioia di essere famiglia nella maniera "più tradizionale
possibile”.
La Dottrina della Chiesa Cattolica a riguardo dice: “.
Un uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme con i loro figli una
famiglia. Questa istituzione precede qualsiasi riconoscimento da parte della
pubblica autorità” (Catechismo della Chiesa
Cattolica)
Amici del Timone di Ferrara
e
Gruppo Giovani Famiglie, Parrocchia S. Spirito, Ferrara
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