P.
Paolo M. Siano
Massoneria & Chiesa: confusione,
infiltrazione, inconciliabilità.
La
lettera aperta del prof. Giertych al Card. Seper (1975)
Dopo
il Concilio Vaticano II comincia la grande stagione di dialoghi pubblici e
riservati tra ecclesiastici e massoni che cercano di indurre la Santa Sede a
dichiarare lecita l’appartenenza dei cattolici alla Massoneria, in particolare
a quella “regolare” e “tradizionale” di tipo anglosassone. Lo spirito irenico e
filo-massonico attecchisce non di rado in ambienti colti e alti del mondo cattolico
e della gerarchia ecclesiastica. In
questo nuovo clima si situa la lettera “Complures
Episcopi” del 19 luglio 1974
indirizzata ad alcune Conferenze Episcopali (principalmente al Card. Krol di
Philadelphia) dal Card. Franjo Seper (1905-1981), Prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede (CDF) dal 1968 al 1981. Il testo offre
un’interpretazione del can. 2335 dell’allora Codice di Diritto Canonico che
recita: «Nomen dantes sectae massonicae aliisve eiusdem generis
associationibus quae contra Ecclesiam vel legitimas civiles potestates
machinantur, contrahunt ipso facto excommunicationem Sedi Apostolicae
simpliciter reservatam» (trad. nostra: Coloro
che si iscrivono alla Setta Massonica e ad altre associazioni dello stesse
genere che macchinano contro la Chiesa e contro le autorità civili, incorrono
ipso facto nella scomunica riservata alla Sede Apostolica). Dal can. 2335
si evince che tutta la Massoneria cospira contro la Chiesa. Ma nella lettera del Card. Seper
si scorge un mutamento di giudizio. Vi si afferma che la legislazione vigente non
è cambiata, ma si aggiunge che il can.
2335 riguarda certamente quei cattolici che appartengono ad associazioni che di
fatto operano contro la Chiesa [perché non nomina la Massoneria?], e che in ogni caso resta la proibizione
per chierici, religiosi e membri di istituti secolari di appartenere alla
Massoneria[1].
Insomma
il testo lascia sottilmente intendere che possano esserci massonerie che non
tramano contro la Chiesa... Al riguardo si noti che la proibizione incondizionata di iscriversi alla Massoneria è
ribadita per chierici, religiosi, istituti secolari, ma non per i laici...
1. Alcuni punti della lettera del prof. Giertych
Jedrzej
Giertych (1903–1992), politico, giornalista e scrittore polacco, per sfuggire
alla dittatura comunista emigra a Londra dove trova lavoro come insegnante di
scuola[2].
Nel
gennaio 1975, da Londra, il prof. Giertych
indirizza al Card. Seper una lunga lettera aperta (24 pagine) in lingua inglese,
di cui mi limito a focalizzare solo alcuni punti che ritengo particolarmente importanti
e attuali. Giertych fa notare che la “Complures
Episcopi”, divenuta ormai di pubblico dominio, costituisce un grave errore di giudizio e una inversione
di rotta nei confronti della Massoneria. Numerosi commenti della stampa alla
lettera di Seper (ad esempio alcune dichiarazioni di P. Caprile de “La Civiltà Cattolica”, dei Vescovi cattolici di Inghilterra e Galles,
e di altri giornali quali “The Tablet”,
“The Daily Telegraph”...) alimentano infatti
il trionfalismo catto-massonico di quel periodo. Ci sono Vescovi che permettono
a cattolici di entrare in Massonerie sedicenti “amiche” della Chiesa[3]...
Giertych
osserva che la “Complures Episcopi” esula
dall’ambito dell’infallibilità e, poiché induce in grave errore, è doveroso criticarla
anche pubblicamente affinché venga corretta[4].
Con
grande realismo, Giertych osserva che [riassumo in corsivo]: la Massoneria, per quanto appaia amichevole nel
clima postconciliare, resta profondamente anticristiana nel suo essere ed
operare. La Massoneria non è una comune società filantropica, bensì una società
iniziatica. Sia tra i muratori medievali, sia tra i Templari, si infiltrarono persone
legate a culti gnostici e manichei. Il manicheismo: ecco il vero segreto della
Massoneria comparsa nel 1717. I Manichei credevano nell’esistenza di due
divinità coeterne ma avversarie: il Dio del bene e il Dio del male. In tal modo
i Manichei equiparavano il Diavolo con Dio. I massoni profondamente iniziati
adorano o venerano il Diavolo; credono anche in Dio, ma preferiscono il Diavolo[5]. Ci sono anche influssi ebraico-cabalistici sulla Massoneria[6].
Purtroppo Giertych non riporta nessuna citazione solida a sostegno delle sue
affermazioni su Massoneria, Gnosi &
Diavolo.
Giertych
osserva che il permettere ai Cattolici di
diventare massoni apre le porte della Chiesa a “lupi travestiti da agnelli” e a
“cavalli di Troia”[7]. Un massone a cui è permesso di diventare
cattolico, o un cattolico a cui il proprio vescovo permette di diventare
massone, resterà sempre (al di là delle sue intenzioni) uno strumento di
influenza (anche a lungo termine) e di penetrazione massonica nella Chiesa per
trasformarla così dal di dentro[8]. Inoltre,
tutto ciò può dare all’opinione pubblica l’idea che Chiesa e Massoneria siano
ormai alleate, il che certamente non favorisce il riavvicinamento o la
conversione alla Chiesa Cattolica dei “lontani” che vedono con ostilità sia la
Chiesa che la Massoneria[9].
2. Riscontri oggettivi.
Senza dubbio il prof. Giertych è
stato realista e “profetico” nel sottolineare la confusione sui rapporti tra Chiesa
& Massoneria, l’infiltrazione
massonica nella Chiesa, e l’incompatiblità
tra Chiesa e Massoneria. Non sorprende che la lettera del Card. Seper fu sbandierata
da ecclesiastici e massoni promotori della doppia appartenenza catto-massonica[10].
Solo
dopo circa 6 anni, il 17-02-1981, di fronte a «interpretazioni errate e tendenziose»
di quella lettera del 1974 «divenuta di dominio pubblico», la CDF ribadirà (grazie
soprattutto a un’indagine della Conferenza Episcopale Tedesca, 1974-1980) che
la disciplina della Chiesa sul tema Massoneria
rimane immutata[11]. Nel nuovo Codice di
Diritto Canonico (1983), purtroppo, la Massoneria «non viene espressamente
menzionata». Dinanzi a ulteriori dubbi, in data 26-11-1983 la CDF ribadisce che
i princìpi della Massoneria sono «inconciliabili» con la dottrina della Chiesa e
«i fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato mortale e non
possono accedere alla Santa Comunione»[12]. Eppure,
nessun cenno esplicito alla scomunica o ad altra pena canonica.
2.1. Infiltrazioni massoniche anche nel clero
Nel 1987, don Rosario F. Esposito (1921-2007),
prete notoriamente filo-massone, segnala la presenza di massoni («Fratelli») in
«gruppi cattolici organizzati», «gruppi diocesani o regionali di laici
impegnati», «nell’Azione Cattolica, nello scoutismo», e in «istituzioni
cattoliche o miste, com’è il caso di istituti scolastici, ospedali, cliniche,
gestione di opere caritative o filantropiche»[13].
Nel dicembre
2006, lo stesso Don Esposito viene
nominato Maestro Libero Muratore Onorario
dalla Gran Loggia d’Italia – Piazza del
Gesù – Palazzo Vitelleschi (GLDI) e lui accetta[14].
Nel
gennaio 2017, alla domanda «I rapporti
con la Chiesa cattolica come sono?», il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro
Antonio Binni (Gran Loggia d’Italia – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi) ha
risposto all’On. Rosy Bindi (neretto mio): «Devo dire
la verità: io sono felice perché ho in corso un tentativo, che mi pare
abbastanza avviato, di trovare non una via d'intesa, ma una via operativa
d'intesa in quella che io considero una
vicenda fondamentale per la Chiesa e per la massoneria, cioè diventare degli
strumenti di pace a livello internazionale»[15].
Chiesa
e Massoneria addirittura “alleate” per la pace internazionale?...
Binni dice
anche che non ci sono preti nella sua
Gran Loggia, ce ne sono stati due o tre ma sono andati via[16]... Eppure in un libro pubblicato nel 2016 dall’Atanòr Editrice, lo stesso Gran Maestro Binni scrive tra l’altro: «Penso
ai Sacerdoti, Cappellani militari e a quei frati cappuccini che onorano le
nostre Logge con la loro presenza attenta e, soprattutto, rispettosa del credo
di tutti»[17]. Dunque, non sembrano
solo 2 o 3 preti... E poi, è ragionevole credere che tutti quei sacerdoti siano
“andati via” dalla GLDI tra il 2016 e il gennaio 2017? Inoltre mi chiedo: tra quei Cappuccini frequentatori della GLDI
c’è, o c’è stato, anche qualcuno della Provincia Lombarda?
Un
altro Gran Maestro ascoltato dalla Commissione dell’On. Bindi è Fabio Venzi
della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI). Alla domanda «Ci sono
preti iscritti?», il Gran Maestro Venzi ha risposto «Sì»[18].
Ma c’è
anche chi parla, addirittura, di infiltrazioni “al contrario”: sulla rivista
del Grande Oriente d’Italia si sospetta addirittura che alcuni «prelati» della
Chiesa Cattolica siano entrati in Massoneria per poi fare propaganda
antimassonica con le informazioni ricevute in Loggia[19]...
2.2. Gnosi, Cabala,
Diavolo & Massoneria
Circa i
rapporti tra Massoneria & Gnosi,
per brevità di spazio, presento solo qualche elemento di testi autenticamente massonici.
Gli Alti Gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato custodiscono un neotemplarismo
gnostico. Il Bianco e il Nero dello stendardo templare (Beaucent) del 30° grado RSAA (“Cavaliere
Kadosh o Cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera”) richiama appunto l’antico
Dualismo gnostico o manicheo (la Luce e le Tenebre, il Bene e il Male...)[20] che
però in Massoneria non è irriducibile, ma si apre alla conciliazione degli opposti teorizzata nell’Alchimia esoterica,
nell’Ermetismo e nella Cabala ebraica[21]. Che
la Cabala sia molto importante anche nello “Scottish
Rite” è tranquillamente ammesso da massoni.
Nel numero di marzo-aprile 1977 della rivista Il Libero Muratore della Massoneria
Italiana Comunione di Piazza del Gesù – Serenissima Gran Loggia Nazionale
Italiana sono indicati testi di
studio per i massoni dei primi tre gradi “azzurri” e degli Alti Gradi del RSAA.
Dal
4° al 32° grado ai massoni sono raccomandati testi di magia, alchimia esoterica,
Cabala, Ermetismo[22].
Non è
difficile passare dall’occultismo al Diavolo. Si pensi, ad esempio, al massone regolare,
esoterico e occultista, Manly Palmer Hall
33° (1901-1990), Grand Cross del Supreme Council 33°, Ancient & Accepted
Scottish Rite, Washington D.C (una
Massoneria assai prestigiosa a livello internazionale). Hall ha elogiato il Serpente della Genesi come il salvatore
dell’uomo e ha identificato l’Hiram
massonico (a cui si conformano ritualmente i massoni del 3° grado) con il Serpente Kundalini, e quindi con il
Serpente della Genesi, il Diavolo[23] !
Hall
33° non è un massone insignificante e non è un caso isolato.
Conclusione
Nella
lunga lettera di Giertych non troviamo citata una documentazione idonea a
provare in modo scientifico i legami tra Massoneria,
esoterismo ed occultismo. Tuttavia Giertych aveva ben intuito l’incompatibilità
permanente tra Chiesa e Massoneria e fece bene a porgere una lunga e filiale rimostranza
al Card. Seper. Come l’Aquila bicefala Bianca e Nera del 30° grado RSAA, così la
Massoneria non ha solo un volto “luminoso” (filantropico umanitario), bensì
anche un volto oscuro (Gnosi,
Alchimia, Cabala, Ermetismo...).
[3] Jedrzej Giertych, About Freemasonry and the Church. An open letter to His Eminence
Cardinal Franjo Seper Prefect of the Sacred Congregation for the Doctrine of
Faith, London, January 1975, p. 1 (neretto mio): «Your Most Reverend
Eminence, I take with trepidation the temerity of addressing you, the highest
guardian of the orthodoxy in the whole organization of the Holy Church, and of
expressing to you, with full respect and humility, but also with deepest
convinction, my belief that the
Authorities of the Church have recently committed a grave and dangerous error
of judgement by changing, however slightly, their age old attitude towards
Freemasonry. I am doing this,
because I consider this to be my duty. And because I believe that steps should
be taken in time to stop a dangerous trend which may develop and which will not
be easy to reverse once too much time has passed. In your letter of 19th
July 1974 to His Eminence Cardinal John Krol of Philadelphia you declared that
the penal law concering Freemasonry should be “interpreted in a restrictive
sense” and that the canon 2335 of the Canon Law “applies only to those
Catholics who are members of associations really conspiring against the
Church”. This is without any doubt an instruction which changes previous
regulations and practice. It has been so understood all over the world. [...] There is no doubt about it that we are in the
presence of a fundamental change in the attitude of Church Authorities towards
Freemasonry».
[4] «It is obvious
that the question of attitude towards
Freemasonry is not a minor problem but a
matter of most fundamental importance. The
new decision in this matter has to be discussed and cannot be passed in silence for
reasons of peaceableness and obedience;
uncritical and passive obedience is sometimes a greater sin than rebellion»
(ibidem, neretto mio).
[5] «[...] And what is Manichaeism? This is the
putting of the Devil on the same level as God. The Manichaeans believed that
there are two different and opposed Gods of equal rank. [...] Freemasonry comes
not only from guilds of mediaeval architects; also elements of Rosicrucian,
Templar and Teutonic inheritance are discernible in Freemasonic tradition. They
all point towards Manichaean origins. I came to an unshaken opinion that the
really deeply initiated Freemasons are in fact Manichaeans who prefer to serve
the Devil than God. [...] I tremble, when telling this, but it seems to me that
for the most true Freemasons the Grand Architect of the world this is not God,
but the Devil; the Manichaean Deity which created Matter and which is opposed
to the Spirit. Certainly not all Freemasons have such an outlook. But they are
being led to this outlook gradually and achieve it when sufficiently
brainwashed. The essence of Freemasonry is in my opinion satanic. This is not
true that Freemasons do not believe in God. This is a very mistaken opinion.
They do believe in the existence of God. But they do not serve Him. They have a
quite different master. Also: they have a different view of the Universe» (ivi, pp. 10-11).
[6] Cf. ivi, p. 11.
[7] Cf. ivi, pp. 12-13. Cito solo questo brano:
«By permitting Catholics to be Freemasons one opens the door into the Church
for wolves in sheepskin and for Trojan horses» (ivi, p. 13).
[8] «A Freemason
who without renouncing Freemasonry will become officially a Catholic, or a
Catholic who by permission of his bishop will enter a Freemasonic lodge, will
not be a messenger of future ecumenic rapproachment between Catholicism and
Freemasonry, because such an ecumenic rapproachment is not possible. He will
only be an arm of Freemasonic influence and penetration within the Church and
an agent of its disintegration and disruption. Individually, this may be a
person of good intentions into plans of long-term transformations. We do not
need to ascribe him hidden, demoniacal aims, of which he is probably free. But
even not knowing this, he becomes one more little knot in a network of
influences and contacts, the purpose of which is the destruction of the Church»
(ivi, p. 14).
[9] Cf. ivi, pp. 16, 24.
[10] Così, ad
esempio, da: G. Caprile – R.F. Esposito –
M. Riquet, Noi cattolici noi
massoni, Atanòr, Roma 1980.
[11] Cf. AAS 73
(1981) 240-241. In quel documento la CDF afferma tra l’altro : «1) non è stata modificata in alcun modo l'attuale disciplina
canonica che rimane in tutto il suo vigore; 2) non è quindi stata abrogata la
scomunica né le altre pene previste; 3) [...] Non era invece intenzione della
S. Congregazione rimettere alle Conferenze Episcopali di pronunciarsi
pubblicamente con un giudizio di carattere generale sulla natura delle
associazioni massoniche che implichi deroghe alle suddette norme». Perché hanno
atteso ben 6 anni prima di fare questa precisazione?
[12] AAS 76 (1984)
300.
[13]
Cf. R.F. Esposito, Le grandi concordanze tra Chiesa e
Massoneria, Nardini Editore, Firenze 1987, p. 387.
[14] A. Custodero, Il
sacerdote che si è fatto massone, in Il Venerdì di Repubblica, n°
987, 16 febbraio 2007, Supplemento de La Repubblica, Roma, pp. 36-37.
[16] «[...] preti ne abbiamo avuti due o tre ma sono andati via. Di uno
mi è dispiaciuto molto perché era un prete di una cultura veramente
incredibile» (Ibidem).
[17] A. Binni, Tratti di Massoneria. Pensieri e Riflessioni, Edizioni Atanòr, Roma
2016, p. 33.
[19] Cf. L.I. Fragale, Il diritto canonico contro la Massoneria. Legislazione e
interpretazioni dal 1917 ad oggi, in Hiram,
Rivista del Grande Oriente d’Italia, N° 4/2008, Roma, pp. 65-66 (59-66).
[20] Cf. Areopago N. Machiavelli – Oriente di Firenze, Del
Templarismo e dello Gnosticismo, Massoneria di Rito Scozzese Antico
ed Accettato – Supremo Consiglio del 33.·. ed ultimo grado d’Italia –
Obbedienza di Piazza del Gesù – Regione Massonica Toscana, Firenze 1982-1984,
pp. 4-6. 13.16-49.
[21] Cf. ivi, pp. 47-48.
[22] Cf. Rito Sc.∙. A.∙. e A.∙., Testi per lo studio, in Il Libero Muratore - Massoneria Italiana Comunione di Piazza del
Gesù, Edizioni Accademia Alta Cultura, Roma, Marzo-Aprile 1977, pp. 23-26.
[23] Cf. M.P. Hall, The Secret Teachings of all
ages. An encyclopaedic outline of masonic, hermetic, qabbalistic and
rosicrucian philosophy, Crocker Company Incorporated, San Francisco (USA)
1928, pp. 77-79, 88, 101-104. L’opera è stata ristampata (Golden Edition) nel 1979 quando Hall era già 33° grado dello Scottish Rite.
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