domenica 3 novembre 2013

La sfida Educativa: fatica e possibilità. Venerdì 8 novembre



Il secondo appuntamento delle conferenze “Amici del Timone”, al cinema di Santo Spirito, venerdì 8 novembre 2013 alle ore 21, per riflettere sulla sfida educativa nella prospettiva della nuova evangelizzazione
A chi interessa avere una scolaresca attenta, disciplinata e preparata? Agli insegnanti, ovviamente. E ai genitori, per non avere troppe note da firmare e snervanti ramanzine da propinare ai figli. Forse persino un po’ ai ragazzi stessi, così da ottenere a scuola quelle gratificazioni che sostengono l’autostima.
Ecco, se il problema educativo si riduce alle convenienze delle parti in gioco, il massimo ottenibile è un compromesso al ribasso: poche cose esigite, lezioni “leggere”, voti generosi, istituto scolastico pieno di iscritti. Tutti contenti e ignoranti. O, peggio, nessuno davvero contento e un mondo intero in balia di ogni “vento di dottrina”. Perché senza un serio, faticoso, appassionato lavoro educativo le nuove generazioni sono incapaci di elaborare giudizi razionali e perciò impediti di costruire un umano pieno, ovvero una società adatta al bene.
Educare è profondamente diverso da fornire istruzioni per l’uso, da elencare nozioni, persino da proporre categorie moraliste; l’educazione ha a che vedere con la profondità dell’essere ed è possibile solo nella umile accettazione delle realtà umane, spirituali e materiali. Per questo è così difficile e così appassionante.
È una preside di liceo, Laura Boccenti Invernizzi, l’ospite della conferenza organizzata dagli “Amici del Timone”, in collaborazione con Alleanza Cattolica, Rinnovamento nello Spirito Santo e la Parrocchia di Santo Spirito, che si terrà venerdì 8 novembre alle ore 21 al cinema di via della Resistenza 7.
Madre di quattro figli e docente di filosofia, da molti anni ha anche ideato e realizzato una “scuola di filosofia”, con studenti non più assillati dai risultati scolastici ma solo autenticamente interessati a impegnare la propria ragione nella ricerca della sapienza, uomini e donne, professionisti e casalinghe.
A lei, che da mamma e nonna ha esperienza della sfida della trasmissione dell’identità familiare, che da docente ben conosce la fatica e la gioia di insegnare il bello, il vero e il buono, e che da credente ha da sempre accolto generosamente la missione della nuova evangelizzazione, a lei chiederemo di aiutarci a comprendere che il nuovo nome del perenne annuncio cristiano è misericordia ed educazione.