sabato 22 aprile 2017

Massoneria & Chiesa: confusione, infiltrazione, inconciliabilità.

P. Paolo M. Siano

Massoneria & Chiesa: confusione,  infiltrazione, inconciliabilità.
La lettera aperta del prof. Giertych al Card. Seper (1975)

            Dopo il Concilio Vaticano II comincia la grande stagione di dialoghi pubblici e riservati tra ecclesiastici e massoni che cercano di indurre la Santa Sede a dichiarare lecita l’appartenenza dei cattolici alla Massoneria, in particolare a quella “regolare” e “tradizionale” di tipo anglosassone. Lo spirito irenico e filo-massonico attecchisce non di rado in ambienti colti e alti del mondo cattolico e della gerarchia ecclesiastica.      In questo nuovo clima si situa la lettera “Complures Episcopi” del 19 luglio 1974 indirizzata ad alcune Conferenze Episcopali (principalmente al Card. Krol di Philadelphia) dal Card. Franjo Seper (1905-1981), Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) dal 1968 al 1981. Il testo offre un’interpretazione del can. 2335 dell’allora Codice di Diritto Canonico che recita: «Nomen dantes sectae massonicae aliisve eiusdem generis associationibus quae contra Ecclesiam vel legitimas civiles potestates machinantur, contrahunt ipso facto excommunicationem Sedi Apostolicae simpliciter reservatam» (trad. nostra: Coloro che si iscrivono alla Setta Massonica e ad altre associazioni dello stesse genere che macchinano contro la Chiesa e contro le autorità civili, incorrono ipso facto nella scomunica riservata alla Sede Apostolica). Dal can. 2335 si evince che tutta la Massoneria cospira contro la Chiesa. Ma nella lettera del Card. Seper si scorge un mutamento di giudizio. Vi si afferma che la legislazione vigente non è cambiata, ma si aggiunge che il can. 2335 riguarda certamente quei cattolici che appartengono ad associazioni che di fatto operano contro la Chiesa [perché non nomina la Massoneria?], e che in ogni caso resta la proibizione per chierici, religiosi e membri di istituti secolari di appartenere alla Massoneria[1].
Insomma il testo lascia sottilmente intendere che possano esserci massonerie che non tramano contro la Chiesa... Al riguardo si noti che la proibizione incondizionata di iscriversi alla Massoneria è ribadita per chierici, religiosi, istituti secolari, ma non per i laici...  


1. Alcuni punti della lettera del prof. Giertych
Jedrzej Giertych (1903–1992), politico, giornalista e scrittore polacco, per sfuggire alla dittatura comunista emigra a Londra dove trova lavoro come insegnante di scuola[2].
Nel gennaio 1975, da Londra, il prof. Giertych indirizza al Card. Seper una lunga lettera aperta (24 pagine) in lingua inglese, di cui mi limito a focalizzare solo alcuni punti che ritengo particolarmente importanti e attuali. Giertych fa notare che la “Complures Episcopi”, divenuta ormai di pubblico dominio, costituisce un grave errore di giudizio e una inversione di rotta nei confronti della Massoneria. Numerosi commenti della stampa alla lettera di Seper (ad esempio alcune dichiarazioni di P. Caprile de “La Civiltà Cattolica”,  dei Vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, e di altri giornali quali “The Tablet”, “The Daily Telegraph”...) alimentano infatti il trionfalismo catto-massonico di quel periodo. Ci sono Vescovi che permettono a cattolici di entrare in Massonerie sedicenti “amiche” della Chiesa[3]...
Giertych osserva che la “Complures Episcopi” esula dall’ambito dell’infallibilità e, poiché induce in grave errore, è doveroso criticarla anche pubblicamente affinché venga corretta[4].
Con grande realismo, Giertych osserva che [riassumo in corsivo]: la Massoneria, per quanto appaia amichevole nel clima postconciliare, resta profondamente anticristiana nel suo essere ed operare. La Massoneria non è una comune società filantropica, bensì una società iniziatica. Sia tra i muratori medievali, sia tra i Templari, si infiltrarono persone legate a culti gnostici e manichei. Il manicheismo: ecco il vero segreto della Massoneria comparsa nel 1717. I Manichei credevano nell’esistenza di due divinità coeterne ma avversarie: il Dio del bene e il Dio del male. In tal modo i Manichei equiparavano il Diavolo con Dio. I massoni profondamente iniziati adorano o venerano il Diavolo; credono anche in Dio, ma preferiscono il Diavolo[5]. Ci sono anche influssi ebraico-cabalistici sulla Massoneria[6]. Purtroppo Giertych non riporta nessuna citazione solida a sostegno delle sue affermazioni su Massoneria, Gnosi & Diavolo.

Giertych osserva che il permettere ai Cattolici di diventare massoni apre le porte della Chiesa a “lupi travestiti da agnelli” e a “cavalli di Troia”[7]. Un massone a cui è permesso di diventare cattolico, o un cattolico a cui il proprio vescovo permette di diventare massone, resterà sempre (al di là delle sue intenzioni) uno strumento di influenza (anche a lungo termine) e di penetrazione massonica nella Chiesa per trasformarla così dal di dentro[8]. Inoltre, tutto ciò può dare all’opinione pubblica l’idea che Chiesa e Massoneria siano ormai alleate, il che certamente non favorisce il riavvicinamento o la conversione alla Chiesa Cattolica dei “lontani” che vedono con ostilità sia la Chiesa che la Massoneria[9].


2. Riscontri oggettivi.
         Senza dubbio il prof. Giertych è stato realista e “profetico” nel sottolineare la confusione sui rapporti tra Chiesa & Massoneria, l’infiltrazione massonica nella Chiesa, e l’incompatiblità tra Chiesa e Massoneria. Non sorprende che la lettera del Card. Seper fu sbandierata da ecclesiastici e massoni promotori della doppia appartenenza catto-massonica[10].
Solo dopo circa 6 anni, il 17-02-1981, di fronte a «interpretazioni errate e tendenziose» di quella lettera del 1974 «divenuta di dominio pubblico», la CDF ribadirà (grazie soprattutto a un’indagine della Conferenza Episcopale Tedesca, 1974-1980) che la disciplina della Chiesa sul tema Massoneria rimane immutata[11]. Nel nuovo Codice di Diritto Canonico (1983), purtroppo, la Massoneria «non viene espressamente menzionata». Dinanzi a ulteriori dubbi, in data 26-11-1983 la CDF ribadisce che i princìpi della Massoneria sono «inconciliabili» con la dottrina della Chiesa e «i fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato mortale e non possono accedere alla Santa Comunione»[12]. Eppure, nessun cenno esplicito alla scomunica o ad altra pena canonica.


2.1. Infiltrazioni massoniche anche nel clero
            Nel 1987, don Rosario F. Esposito (1921-2007), prete notoriamente filo-massone, segnala la presenza di massoni («Fratelli») in «gruppi cattolici organizzati», «gruppi diocesani o regionali di laici impegnati», «nell’Azione Cattolica, nello scoutismo», e in «istituzioni cattoliche o miste, com’è il caso di istituti scolastici, ospedali, cliniche, gestione di opere caritative o filantropiche»[13].
Nel dicembre 2006, lo stesso Don Esposito viene nominato Maestro Libero Muratore Onorario dalla Gran Loggia d’Italia – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi (GLDI) e lui accetta[14].

            Nel gennaio 2017, alla domanda «I rapporti con la Chiesa cattolica come sono?», il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Antonio Binni (Gran Loggia d’Italia – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi) ha risposto all’On. Rosy Bindi (neretto mio): «Devo dire la verità: io sono felice perché ho in corso un tentativo, che mi pare abbastanza avviato, di trovare non una via d'intesa, ma una via operativa d'intesa in quella che io considero una vicenda fondamentale per la Chiesa e per la massoneria, cioè diventare degli strumenti di pace a livello internazionale»[15].   

Chiesa e Massoneria addirittura “alleate” per la pace internazionale?...

Binni dice anche che non ci sono preti nella sua Gran Loggia, ce ne sono stati due o tre ma sono andati via[16]... Eppure in un libro pubblicato nel 2016 dall’Atanòr Editrice, lo stesso Gran Maestro Binni scrive tra l’altro: «Penso ai Sacerdoti, Cappellani militari e a quei frati cappuccini che onorano le nostre Logge con la loro presenza attenta e, soprattutto, rispettosa del credo di tutti»[17]. Dunque, non sembrano solo 2 o 3 preti... E poi, è ragionevole credere che tutti quei sacerdoti siano “andati via” dalla GLDI tra il 2016 e il gennaio 2017? Inoltre mi chiedo: tra quei Cappuccini frequentatori della GLDI c’è, o c’è stato, anche qualcuno della Provincia Lombarda?

Un altro Gran Maestro ascoltato dalla Commissione dell’On. Bindi è Fabio Venzi della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI). Alla domanda «Ci sono preti iscritti?», il Gran Maestro Venzi ha risposto «Sì»[18].  

Ma c’è anche chi parla, addirittura, di infiltrazioni “al contrario”: sulla rivista del Grande Oriente d’Italia si sospetta addirittura che alcuni «prelati» della Chiesa Cattolica siano entrati in Massoneria per poi fare propaganda antimassonica con le informazioni ricevute in Loggia[19]...


2.2. Gnosi, Cabala, Diavolo & Massoneria
Circa i rapporti tra Massoneria & Gnosi, per brevità di spazio, presento solo qualche elemento di testi autenticamente massonici. Gli Alti Gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato custodiscono un neotemplarismo gnostico. Il Bianco e il Nero dello stendardo templare (Beaucent) del 30° grado RSAA (“Cavaliere Kadosh o Cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera”) richiama appunto l’antico Dualismo gnostico o manicheo (la Luce e le Tenebre, il Bene e il Male...)[20] che però in Massoneria non è irriducibile, ma si apre alla conciliazione degli opposti teorizzata nell’Alchimia esoterica, nell’Ermetismo e nella Cabala ebraica[21]. Che la Cabala sia molto importante anche nello “Scottish Rite” è tranquillamente ammesso da massoni.

            Nel numero di marzo-aprile 1977 della rivista Il Libero Muratore della Massoneria Italiana Comunione di Piazza del Gesù – Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana sono indicati testi di studio per i massoni dei primi tre gradi “azzurri” e degli Alti Gradi del RSAA.  Dal 4° al 32° grado ai massoni sono raccomandati testi di magia, alchimia esoterica, Cabala, Ermetismo[22].

Non è difficile passare dall’occultismo al Diavolo. Si pensi, ad esempio, al massone regolare, esoterico e occultista, Manly Palmer Hall 33° (1901-1990), Grand Cross del Supreme Council 33°, Ancient & Accepted Scottish Rite, Washington D.C  (una Massoneria assai prestigiosa a livello internazionale). Hall ha elogiato il Serpente della Genesi come il salvatore dell’uomo e ha identificato l’Hiram massonico (a cui si conformano ritualmente i massoni del 3° grado) con il Serpente Kundalini, e quindi con il Serpente della Genesi, il Diavolo[23] !  
Hall 33° non è un massone insignificante e non è un caso isolato.



Conclusione
            Nella lunga lettera di Giertych non troviamo citata una documentazione idonea a provare in modo scientifico i legami tra Massoneria, esoterismo ed occultismo. Tuttavia Giertych aveva ben intuito l’incompatibilità permanente tra Chiesa e Massoneria e fece bene a porgere una lunga e filiale rimostranza al Card. Seper. Come l’Aquila bicefala Bianca e Nera del 30° grado RSAA, così la Massoneria non ha solo un volto “luminoso” (filantropico umanitario), bensì anche un volto oscuro (Gnosi, Alchimia, Cabala, Ermetismo...).




[1] Cf. DocCath 71 (1974) 856; Ench. Vat. 5, 350-351; Notiziario CEI (1974) 191.
[3] Jedrzej Giertych, About Freemasonry and the Church. An open letter to His Eminence Cardinal Franjo Seper Prefect of the Sacred Congregation for the Doctrine of Faith, London, January 1975, p. 1 (neretto mio): «Your Most Reverend Eminence, I take with trepidation the temerity of addressing you, the highest guardian of the orthodoxy in the whole organization of the Holy Church, and of expressing to you, with full respect and humility, but also with deepest convinction, my belief that the Authorities of the Church have recently committed a grave and dangerous error of judgement by changing, however slightly, their age old attitude towards Freemasonry. I am doing this, because I consider this to be my duty. And because I believe that steps should be taken in time to stop a dangerous trend which may develop and which will not be easy to reverse once too much time has passed. In your letter of 19th July 1974 to His Eminence Cardinal John Krol of Philadelphia you declared that the penal law concering Freemasonry should be “interpreted in a restrictive sense” and that the canon 2335 of the Canon Law “applies only to those Catholics who are members of associations really conspiring against the Church”. This is without any doubt an instruction which changes previous regulations and practice. It has been so understood all over the world. [...]  There is no doubt about it that we are in the presence of a fundamental change in the attitude of Church Authorities towards Freemasonry».
[4] «It is obvious that the question of attitude towards Freemasonry is not a minor problem but a matter of most fundamental importance. The new decision in this matter has to be discussed and cannot be passed in silence for reasons of peaceableness and obedience; uncritical and passive obedience is sometimes a greater sin than rebellion» (ibidem, neretto mio).
[5]  «[...] And what is Manichaeism? This is the putting of the Devil on the same level as God. The Manichaeans believed that there are two different and opposed Gods of equal rank. [...] Freemasonry comes not only from guilds of mediaeval architects; also elements of Rosicrucian, Templar and Teutonic inheritance are discernible in Freemasonic tradition. They all point towards Manichaean origins. I came to an unshaken opinion that the really deeply initiated Freemasons are in fact Manichaeans who prefer to serve the Devil than God. [...] I tremble, when telling this, but it seems to me that for the most true Freemasons the Grand Architect of the world this is not God, but the Devil; the Manichaean Deity which created Matter and which is opposed to the Spirit. Certainly not all Freemasons have such an outlook. But they are being led to this outlook gradually and achieve it when sufficiently brainwashed. The essence of Freemasonry is in my opinion satanic. This is not true that Freemasons do not believe in God. This is a very mistaken opinion. They do believe in the existence of God. But they do not serve Him. They have a quite different master. Also: they have a different view of the Universe» (ivi, pp. 10-11).
[6] Cf. ivi, p. 11.
[7] Cf. ivi, pp. 12-13. Cito solo questo brano: «By permitting Catholics to be Freemasons one opens the door into the Church for wolves in sheepskin and for Trojan horses» (ivi, p. 13).
[8] «A Freemason who without renouncing Freemasonry will become officially a Catholic, or a Catholic who by permission of his bishop will enter a Freemasonic lodge, will not be a messenger of future ecumenic rapproachment between Catholicism and Freemasonry, because such an ecumenic rapproachment is not possible. He will only be an arm of Freemasonic influence and penetration within the Church and an agent of its disintegration and disruption. Individually, this may be a person of good intentions into plans of long-term transformations. We do not need to ascribe him hidden, demoniacal aims, of which he is probably free. But even not knowing this, he becomes one more little knot in a network of influences and contacts, the purpose of which is the destruction of the Church» (ivi, p. 14).
[9] Cf. ivi, pp. 16, 24.
[10] Così, ad esempio, da: G. Caprile – R.F. Esposito – M. Riquet, Noi cattolici noi massoni, Atanòr, Roma 1980.
[11] Cf. AAS 73 (1981) 240-241. In quel documento la CDF afferma tra l’altro : «1) non è stata modificata in alcun modo l'attuale disciplina canonica che rimane in tutto il suo vigore; 2) non è quindi stata abrogata la scomunica né le altre pene previste; 3) [...] Non era invece intenzione della S. Congregazione rimettere alle Conferenze Episcopali di pronunciarsi pubblicamente con un giudizio di carattere generale sulla natura delle associazioni massoniche che implichi deroghe alle suddette norme». Perché hanno atteso ben 6 anni prima di fare questa precisazione?
[12] AAS 76 (1984) 300.
[13] Cf. R.F. Esposito, Le grandi concordanze tra Chiesa e Massoneria, Nardini Editore, Firenze 1987, p. 387.
[14] A. Custodero, Il sacerdote che si è fatto massone, in Il Venerdì di Repubblica, n° 987, 16 febbraio 2007, Supplemento de La Repubblica, Roma, pp. 36-37.
[16] «[...] preti ne abbiamo avuti due o tre ma sono andati via. Di uno mi è dispiaciuto molto perché era un prete di una cultura veramente incredibile» (Ibidem).
[17] A. Binni, Tratti di Massoneria. Pensieri e Riflessioni, Edizioni Atanòr, Roma 2016, p. 33.
[19] Cf. L.I. Fragale, Il diritto canonico contro la Massoneria. Legislazione e interpretazioni dal 1917 ad oggi, in Hiram, Rivista del Grande Oriente d’Italia, N° 4/2008, Roma, pp. 65-66 (59-66).
[20] Cf. Areopago N. Machiavelli – Oriente di Firenze,  Del Templarismo e dello Gnosticismo, Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato – Supremo Consiglio del 33.·. ed ultimo grado d’Italia – Obbedienza di Piazza del Gesù – Regione Massonica Toscana, Firenze 1982-1984, pp. 4-6. 13.16-49.
[21] Cf. ivi, pp. 47-48.
[22] Cf. Rito Sc.∙. A.∙. e A.∙., Testi per lo studio, in Il Libero Muratore  - Massoneria Italiana Comunione di Piazza del Gesù, Edizioni Accademia Alta Cultura, Roma, Marzo-Aprile 1977, pp. 23-26.
[23] Cf. M.P. Hall, The Secret Teachings of all ages. An encyclopaedic outline of masonic, hermetic, qabbalistic and rosicrucian philosophy, Crocker Company Incorporated, San Francisco (USA) 1928, pp. 77-79, 88, 101-104. L’opera è stata ristampata (Golden Edition) nel 1979 quando Hall era già 33° grado dello Scottish Rite.

mercoledì 19 aprile 2017

Serata su Carlo Acutis

Giovedì 20 aprile alle ore 21.00 presso il Cinema di S. Spirito, in Via della Resistenza 5, sarà presente il postulatore di beatificazione di Carlo Acutis, Nicola Gori, scrittore e giornalista dell’Osservatore Romano, che terrà una conferenza sulla figura di Carlo Acutis dal titolo: “L’Eucarestia: la mia autostrada per il Cielo”. In tale occasione sarà anche proiettato in anteprima per Ferrara una parte del docufilm “La mia autostrada per il cielo - Carlo Acutis e l’Eucarestia”, realizzato da Officina della Comunicazione in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano. È previsto l'intervento anche di Suor Maria Gloria Riva, scrittrice e collaboratrice del mensile il Timone.



domenica 2 aprile 2017

La Gran Loggia massonica delle Filippine tra Messa ed esoterismo


P. Paolo M. Siano
 
La Gran Loggia massonica delle Filippine tra Messa ed esoterismo.
                   
          Sulla rivista massonica filippina The Cabletow (o The Cable Tow) N° 1/2015, l’allora Gran Maestro della Gran Loggia dei Liberi e Accettati Massoni delle Filippine, Thomas Guntang Rentoy III° (già funzionario della Philippino National Police), rivela che tra novembre e dicembre 2014 ci sono stati dei colloqui tra rappresentanti della Gran Loggia filippina ed ecclesiastici e rappresentanti della Conferenza Episcopale Cattolica delle Filippine (Catholic Bishop Conference of the PhilippinesCBCP). Nel corso di quel dialogo un  Past Grand Master della Massoneria filippina, Reynato Puno (Chief Justice, Supreme Court), ha preparato due lettere, l’una indirizzata alla CBCP, l’altra a Papa Francesco e firmata dall’allora Gran Maestro della Gran Loggia, Alan Purisima (all’epoca Direttore Generale della Philippino National Police).  In quella lettera si chiedeva alla Santa Sede di dichiarare che la Massoneria delle Filippine è compatibile con la Chiesa Cattolica e che i massoni non incorrono nella scomunica. Inoltre i rappresentanti della Gran Loggia hanno chiesto alla CBCP un cappellano che celebri la Messa ogni domenica proprio presso la sede della stessa Gran Loggia  («i.e., Plaridel Masonic Temple»), a cominciare dall’inizio della Gran Maestranza di Rentoy III° per l’Anno Massonico 2015-2016[1].   
 
            Dopo alcuni mesi, sulla rivista The Cabletow N° 4/2015, il massone Jesse D. Alto annuncia che il Gran Maestro Rentoy III° ha ottenuto dalla Chiesa (Santa Sede o CBCP?) la celebrazione domenicale della Messa presso il Tempio della Gran Loggia delle Filippine. Secondo il massone Alto con questo evento vengono sradicati secoli di accuse erronee contro la Massoneria[2]... Eppure in quell’articolo alcuni concetti usati dal massone Alto richiamano una mentalità indubbiamente esoterica. Infatti Alto spiega (riassumo in corsivo): gli insegnamenti massonici concordano con gli insegnamenti interiori o esoterici («inner teachings») delle religioni; con la preghiera del “Padre Nostro” vogliamo dire che siamo figli del Padre Spirituale che nell’essenza ci rende esseri spirituali simili a lui; il Grande Architetto dell’Universo si manifesta attraverso “strumenti” («vehicles») soltanto nella manifestazione materiale e illusoria; tali “strumenti” sono come abiti che permettono di fare esperienze dello spirituale; chi si unisce alla Massoneria impara a rendere i suoi “veicoli” (corpo materiale, emozioni, pensiero) quali strumenti per realizzare la sua vera natura spirituale[3]; il massone mira a realizzare la verità, ossia la Verità è la realizzazione dell’Essere Supremo, unità di tutta l’esistenza. Il massone impara a praticare l’armonia con tutti gli esseri e dispiega la sua coscienza spirituale per realizzare l’unità con il tutto[4]...      
 
Dinanzi a questi fatti sorge un “dubium”: «la Massoneria delle Filippine è davvero compatibile con la Chiesa Cattolica»[5] ? La risposta (l’unica vera, reale e oggettiva) è certamente «no». È sufficiente, infatti, esaminare solo alcuni articoli (ne indico tra parentesi l’annata) di The Cabletow, organo o pubblicazione ufficiale della «Grand Lodge of Free & Accepted Masons of the Philippines», in cui risaltano anche temi di Gnosi & esoterismo, relativismo antidogmatico e ritualità massonica.
Addirittura, proprio il Gran Maestro Thomas G. Rentoy III° afferma che tra gli impegni della sua Gran Maestranza per l’Anno Massonico 2015-2016 ci sarà quello di rinvigorire nei massoni l’interesse negli studi esoterici: «We will revive the brethren’ interest in esoteric studies»[6]. Insomma anche il Gran Maestro Rentoy III° è attentissimo all’«Esoteric Aspect of Masonry»[7], e ciò mentre promuove e ottiene il successo della sua iniziativa di dialogo catto-massonico («the Kalaw’s initiative»)...
 
          Il massone Samuel Fernandez (2005) lascia trapelare l’idea esoterica dell’unione degli opposti allorché scrive che la Vita e la Morte sono uno, come il giorno luminoso e la notte oscura sono uno[8]...
 
            Il massone Flor A. Nicolas (2005), sulla scia di alcuni brani del libro Morals and Dogma di Albert Pike 33°, afferma che la Massoneria accoglie uomini di tutte le religioni e rispetta i loro credi... Nicolas è convinto che la Massoneria conservi i cardini della Fede primitiva, dunque il fondamento della Religione, la credenza nell’Essere Supremo... La Massoneria è definita Moralità Universale[9]...
 
            Il massone Reynato S. Puno 33° (2006), Past Grand Master e Past Sovereign Grand Commander (Scottish Rite), afferma che mentre Adamo ed Eva si sono separati da Dio, la Massoneria ricongiunge l’uomo a Dio, Grande Architetto dell’Universo[10]...
 
            In un articolo sul “Credo” della Massoneria filippina (2006) è spiegato che la Massoneria è aperta a uomini di tutte le religioni e che essa non limita il suo concetto del Divino, poiché l’Uno (Dio) ha centinaia di nomi: « Masonry, however, does not limit its conception of the Divine, much less insist upon any other name for “the Nameless One of a hundred names”»[11].
            Circa la filosofia massonica, leggiamo che lo spirito dell’uomo è simile («akin») a quello di Dio[12]; poi, però, nella pagina successiva, dopo aver precisato che la Massoneria rifiuta il dispotismo e il dogmatismo, si afferma la divinità dell’anima dell’uomo («the divinity of the soul»)[13].
 
            In un catechismo del 3° grado di Maestro Massone (2006), è scritto che il Gran Maestro Hiram Abif simboleggia l’anima umana («the human soul»)[14], i tre assassini di Hiram simboleggiano le passioni umane e le forze del male («the forces of evil»)[15]. Il catechismo massonico precisa che il candidato impersona Hiram[16] ma non spiega per quale ragione siano proprio i Tre principali Ufficiali di Loggia (Maestro Venerabile, 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante) a impersonare gli Assassini di Hiram... Quei Tre, simbolicamente, “uccidono” il candidato e poi lo sollevano dalla tomba simbolica. Siamo dinanzi all’esoterica unione degli opposti, del Bene e del Male?
 
            Il massone Conrado V. Sanga (2007) spiega che il Maestro Venerabile, il 1° e il 2° Sorvegliante sono chiamati “Luci” della Loggia. Al Maestro Venerabile è raccomandato di considerare come suo modello da imitare il Sole che sorge a Oriente e diffonde Luce; infatti, il Maestro Venerabile deve comunicare la Luce alla Loggia... Sanga spiega che le Tre “Luci” della Loggia rappresentano il Sole nelle sue rispettive posizioni durante il giorno, ad Est, a Sud, a Ovest[17]. Al 3° grado di Maestro il massone passa attraverso una rinascita o rigenerazione spirituale nel cuore, nella mente, nell’anima[18]... I tre cattivi compagni che uccidono Hiram possono rappresentare (secondo un’interpretazione naturalistica) i tre mesi invernali che cercano di attaccare il giorno e il calore del Sole, oppure il dio egiziano Tifone che uccide il fratello Osiride, oppure il sacerdozio, la nobiltà e la folla che attentano alla libertà di pensiero[19]...
            Insomma, dalla ritualità e dal simbolismo massonico emerge l’idea che il Male (i tre Assassini di Hiram) sia un elemento naturale e necessario del quale non si possa fare a meno...
 
          Su The Cabletow N° 6/2008, leggiamo che l’iniziazione al primo grado massonico (Apprendista) simboleggia la nascita della Luce intellettuale nella mente del candidato, il quale rappresenta l’uomo non-rigenerato che si muove a tentoni nelle tenebre morali e mentali alla ricerca della Luce[20]. Il candidato alla Massoneria deve essere libero da dogmi[21].  Il cappio, o corda («the cable-tow»), attorno al collo del candidato (in 1° grado), simboleggia la sua dipendenza dalla Loggia, così come il cordone ombelicale lega il bambino alla madre[22]. Poi il Candidato viene portato dalle Tenebre alla Luce[23] [gli viene tolta la benda], vede i membri della Loggia e le Tre Grandi Luci della Massoneria: il Volume della Legge Sacra, la Squadra e il Compasso.  La rivista massonica spiega che il Volume della Legge Sacra è la Parola di Dio: per gli Ebrei è l’Antico Testamento, per i Cristiani è l’Antico e Nuovo Testamento, per i Musulmani è il Corano, per gli Indù sono i Veda... Qualunque Libro sia,  è (secondo i Massoni) il Volume della Legge Sacra per il ricercatore di Luce[24]...
          Dinanzi al nuovo Apprendista massone ci sono anche leTre Luci Minori”: il Sole, la Luna e il Maestro di Loggia. Sin dall’antichità, il Sole è ritenuto simbolo dell’energia maschile, la Luna invece di quella femminile, e il Maestro di Loggia unisce entrambi, egli è il frutto e il mediatore delle due grandi forze, quella Attiva e quella Passiva[25] [androginia iniziatica?]. Poi, il nuovo Apprendista massone procede in Loggia imitando il corso del Sole[26].
                                                                                
          Reynato S. Puno (2009), Past Grand Master e Grand Master Honorary (e «Chief of Justice of the Supreme Court of the Philippines»), fa capire che un vero massone deve conoscere gli aspetti exoterici (o essoterici) e gli aspetti esoterici della Massoneria («the exoteric and esoteric aspects of Masonry»)[27].       Ancora Reynato S. Puno (2009) spiega che la leggenda di Hiram (3° grado di Maestro Massone) è la parabola di una perdita cosmica e universale, un’allegoria della rottura del piano divino, si tratta insomma del disastro morale dell’umanità: Hiram ucciso è la facoltà della sapienza illuminata che è stata tagliata ed allontanata da noi. La leggenda di Hiram, dunque, non allude alla morte corporale ma alla morte della personalità affinché il Sé Spirituale possa nascere[28]...
 
          Elmo P. Pilapil, Past Master della Naga City Lodge No. 257 (2009), mostra di concepire l’immortalità dell’anima secondo gli antichi pagani che credevano nella reincarnazione. Inoltre Pilapil nega l’esistenza del Purgatorio e dell’Inferno[29].
 
          Jesse D. Alto, all’epoca Grande Oratore di Gran Loggia (2011), vede nella Massoneria una sapienza atemporale («timeless or ageless wisdom») che include anche lo «yoga». Di fatto, Alto ritiene la Massoneria superiore alle religioni. Alto spiega che la Massoneria rigetta i dogmi, in quanto intolleranti, e guida l’adepto all’unione con il suo vero Sé, l’unità con il Creatore[30]. La Massoneria insegna all’uomo che attraverso le morti-rinascite può costruire un corpo perfetto (anima) immortale, ciò che viene indicato dalla metafora del Tempio di Salomone[31]. Secondo Alto la Massoneria ha bisogno di esoterismo, misticismo e teosofia per illustrare meglio i suoi insegnamenti[32]. Il grembiule massonico simboleggia gli strumenti che indossiamo, ossia i corpi fisico, eterico («vital or etheric»), emozionale e mentale che sono i veicoli che l’anima usa per apprendere nei mondi oggettivi. Nel grembiule c’è il triangolo che simboleggia lo spirito nell’uomo[33].   I rituali massonici sono pieni di istruzioni sulla sapienza e l’infinita espressione delle manifestazioni divine... Gli insegnamenti massonici potrebbero essere presentati anche in “abiti” pre-egiziani o greci. Alto spiega che secondo il “Fratello” Manly Hall, nel suo libro “Freemasonry of the Ancient Egyptians”, i libri sacri degli Induisti sono più antichi di quelli degli Egiziani[34]. La comprensione del significato profondo dei rituali e dei simboli massonici ci aiuta a soggiogare i “veicoli inferiori” usando quelli “superiori” che costituiscono il vero sé nell’uomo[35]...
          Insomma, il massone Alto condivide teorie occultistiche e addita ai massoni un “Fratello” occultista come Manly P. Hall (1901-1990).
 
          Il massone Armando Cazzola (2016) scrive che il vero significato delle parole dei rituali massonici è di natura esoterica[36] e che per conoscere il significato Esoterico («Esoteric») dei rituali massonici occorre rivolgersi agli scritti degli autori dei rituali, o agli scritti di autori che, come Albert Pike, ebbero cura di andare alle fonti. Gli autori dei rituali massonici furono Trinitariani, Ermetisti, Alchimisti, Cabalisti, tutti nell’età dell’Illuminismo[37]. Cazzola afferma che molti rituali e simboli si ispirano all’antico Egitto dei Faraoni[38].   the sarcophagus shothe holding of the
 scep  Infine, consideriamo che anche i massoni filippini, specialmente quelli del Rito Scozzese Antico e Accettato («Scottish Rite») conoscono e apprezzano Albert Pike 33° e il suo libro Morals and Dogma, nonché il massone e occultista Manly P. Hall 33°.  Su The Cabletow vari massoni riportano brani di Pike dal contenuto umanitario, filantropico, illuminista e moralista[39] ma omettono di dire che Albert Pike 33° & Morals and Dogma includono ed elogiano anche la Gnosi, la magia e l’occultismo.  

P. Paolo M. Siano



[1] Cf. T.G. Rentoy III, Our Theme – “A Revitalized, Relevant and Revered Philippine Freemasonry: Our Committment, Our Covenant”, in The Cabletow, The Official Publication of the M.W. Grand Lodge of Free and Accepted Masons of the Philippines,  Vol. 92, Issue n. 1 – May-June 2015, Manila, pp. 22-23.
[2] J.D. Alto, Realisation in Oneness, in The Cabletow, N° 4/2015, pp. 11.
[3] Cf. ibidem.
[4] Cf. ivi, p. 12.
[5] Esempio di articolo filo-massonico, erroneo e depistante: E. Barcelon, Masons, in The Cabletow, N° 4/2015, p. 10.
[6] T.G. Rentoy III, Our Theme – “A Revitalized, Relevant and Revered Philippine Freemasonry: Our Committment, Our Covenant”, in The Cabletow, N° 1/2015, p. 19, neretto mio; Cf. T.G. Rentoy III°, GrandMaster, Manual for Grand Lodge Officers 2015-2016, p. 7.
[7] Manual for Grand Lodge Officers 2015-2016, op. cit., p. 34.
[8] S.P. Fernandez, Resurrection to a future, eternal life: a universal idea, in The Cabletow, N° 2/2005, p. 23.
[9] F.R. Nicolas, Footnote to our vision, in The Cabletow, N° 2,/2005, p. 31.
[10] F.R. Nicolas, The inimitable writing/speaking style of PGM Puno, in The Cabletow, N° 4/2006, Manila, pp. 45-46.
[11] Cf. Masonry’s Creed, Philosophy, historic demand and persistent plea, in The Cabletow, N° 4/2006, p. 15.
[12] Cf. ivi, p. 16.
[13] Cf. ivi, p. 17.
[14] Cf. “Catechism” on the Third Degree, in The Cabletow, N° 4/2006, p. 23.
[15] Cf. ivi, p. 24.
[16] Cf. ibidem.
[17] Cf. C.V. Sanga, PDDGM, Masonic information, in The Cabletow, N° 5/2007, p. 25.
[18] Cf. ivi, p. 25.
[19] Cf. ivi, p. 26.
[20] Cf. Taking another close look at the symbolism of the Entered Apprentice Degree, in The Cabletow, N° 6/2008, p. 18.
[21] Cf. ivi, p. 19.
[22] Cf. ivi, p. 20.
[23] Cf. ivi, p. 21.
[24] Cf. ibidem.
[25] Cf. ibidem.
[26] Cf. ivi, p. 22.
[27] R.S. Puno, Long live our Past Masters!, in  The Cabletow, N° 1/2009, p. 44.
[28] Cf. R.S. Puno, PGM, GMH, Chief Justice of the Supreme Court of the Philippines, Tomorrow is today in  The Cabletow, N° 1/2009, p. 50.
[29] Cf. E.P. Pilapil, On belief in God and future existence, in The Cabletow, N° 4/2009, pp. 41-42.
[30] Cf. J.D. Alto, Modern Freemasonry: one of the spiritual movements that teach the ageless wisdom in The Cabletow, N° 1/2011, pp. 56-62.
[31] Cf. ivi, p. 60.
[32] Cf. ibidem.
[33] Cf. ivi, p. 61.
[34] Cf. ibidem.
[35] Cf. ivi, p. 62.
[36] Cf. A. Cazzola, Masonic rituals’ esoteric meaning, symbolism & allegories, in The Cabletow, N° 3/ 2016, p. 36.
[37] Cf. ivi, pp. 36-37.
[38] Cf. ivi, p. 38.
[39] Cf. The Cabletow, N° 1/2005, p. 3; cf. The Cabletow, N° 2/2005, p. 4; cf. The Cabletow, N° 4/2006, pp. 11-12, 46; cf. The Cabletow, N° 3/2006, pp. 6, 27, 52; cf. The Cabletow, N° 1/2009, pp. 6, 52;   cf. The Cabletow, N° 5/2009, pp. 21-22; cf. The Cabletow, N° 1/2011, p. 58.