martedì 26 agosto 2014

FFI, altre prove della metamorfosi ideologica


Per i nuovi Frati Francescani dell'Immacolata, il peggior nemico sono i cattolici
tradizionalisti:per loro, sono addirittura in procinto di allearsi con l'islam radicale.

In un articolo, che a noi sembra imbarazzante per l'Istituto che lo pubblica,
in quanto pubblicato sia su mediatrice.net ma anche sulla pagina Facebook ufficiale dei FFI,
vengono ipotizzati legami possibili nel futuro prossimo venturo tra tradizionalisti cattolici e islam radicale.
La pagina Facebook ufficiale dei Francescani dell'Immacolata, che conta più di 6.500 lettori


L'articolo è firmato da Mario Castellano, autore sul quale ha tracciato un profilo Corrispondenza Romana a questo link. Perchè diciamo imbarazzante: perchè nell'articolo non si portano prove concrete
di tale legame, anzi , si constata esplicitamente l'impossibilità che ciò avvenga adesso,
ma nonostante tutto la si ritiene una ipotesi credibile sulla base di indizi non specificati.
Ora, è possibile che un Istituto arrivi a conclusione talmente "esplosive"
sulla base soltanto di "sensazioni" e getti così fango su una parte considerevole
dei praticanti cattolici?

L'articolo pubblicato sulla pagina dei FFI in cui si ipotizza la futura connessione tra  tradizionalisti cattolici  e islam radicale


Si, è possibile perchè l'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata ha cambiato
orientamento ideologico con una vera sterzata ad "U".

Se quando avevamo stigmatizzato gli interventi pre-elettorali anti Lega Nord e anti-Destra
ci poteva ancora essere l'alibi di articoli pubblicati su un sito che non era chiaro quanto
rappresentasse il pensiero ufficiale dell'Istituto, ora articoli di tale tenore sono sulla pagina Facebook
ufficiale dei Frati Francescani dell'Immacolata.

E dove sta il cambiamento ad "U" ? Macroscopicamente, in due punti, per il momento:


1)Innanzitutto nell'odio espresso contro i tradizionalisti cattolici. Gli FFI originali avevano un rispetto
della tradizione cattolica e attiravano a se i tradizionalisti provenienti da tutta la galassia
cattolica. Ora, l'Istituto non ha semplicemente riportato su binari equilibrati tale rispetto
per la tradizione, ma esprime pubblicamente un astio contro gli amanti della tradizione che
lo porta a dire frasi trasudanti vero e proprio odio. Per esempio, oltre alla già citata
ipotesi di legami con l'Islam fondamentalista, in un altro articolo a firma ABCM sempre pubblicato sia su mediatrice.net che sulla pagina Facebook ufficiale si osserva che una crociata militare contro l'Islam
"si trascinerebbe gli adepti del variopinto universo tradizionalista"
e avrebbe risvolti positivi in quanto "ci libereremmo di molte teste calde un tempo
destinate agli eserciti coloniali".  Alla fine si chiede tradendo l'auspicio davvero
diabolico "Quanti ne sopravviverebbero di questa crociata dei rimbambiti"

La clamorosa invettiva contro i tradizionalisti cattolici pubblicata sulla pagina FB ufficale dei FFI


Davvero una espressione di questo tipo è indice di un livore sostanziale di tipo ideologico
contro gli ambienti legati alla tradizione che va ben oltre l'equilibrio di giudizio da parte
di chi sostiene il nuovo corso dei FFI. Può poi un Istituto cattolico arrivare ad auspicarsi la morte in
battaglia di fratelli nella fede definendoli allo stesso istante rimbambiti?
Ci chiediamo perchè nessuna autorità vaticana vigili su espressioni così estreme sostenute
da un Istituto nella sua ufficialità, peraltro in un sito consacrato alla Madonna.


2) In secondo luogo, meno scandaloso del primo ma ugualmente indice lampante del cambiamento ideologico che conferma la nostra presa di posizione, nella espressione pubblica di idee che esprimono  una appartenenza politica specifica su temi squisitamente politici, quando lo stile dei FFI originali era di esprimersi solo su temi che
avevano una attinenza ai valori non negoziabili e religiosi. In questo articolo, sempre a firma Mario Castellano, ripreso come gli altri dalla pagina ufficiale dell'Istituto si attacca vigorosamente la Lega Nord per la sua propaganda anti tasse e si definisce il partito fondato da Umberto Bossi e ora guidato da Salvini come al servizio dei grandi capitalisti. Mai si è sentito un FFI nell'era Manelli
attaccare esplicitamente un partito politico per le idee in materia di fiscalità, terreno
per altro minato e di difficilissima soluzione,  ed esprimere un giudizio che non viene senz'altro riconosciuto dai militanti.

Davvero chi rimane nel'Istituto condivide tali derive? Davvero i laici e i religiosi che sostengono
i FFI anche dopo il commissariamento sottoscrivono queste posizioni estremiste?
Vorremo sentire la loro voce pubblicamente, in materia.

giovedì 14 agosto 2014

Nel giorno di San Massimiliano Maria Kolbe, riproponiamo la conferenza del 12 Ottobre 2012 che Padre Manelli tenne a Santo Spirito e allora trasmessa in diretta dagli Amici del Timone di Ferrara. Fondatore dei Frati Francescani dell'Immacolata che al martire polacco si ispiravano, Padre Manelli è stato, insieme ai frati a lui fedeli, esautorato di ogni funzione per decreto della congregazione dei religiosi. Perchè? mah..
"Un testimone per l'anno della fede: Padre Kolbe"


domenica 10 agosto 2014

Siamo tutti nazareni



In attesa della giornata di preghiera indetta dalla Conferenza episcopale Italiana “Noi non possiamo tacere” programmata per il prossimo 15 agosto , la parrocchia S.Spirito di Ferrara insieme agli Amici del Timone di Ferrara hanno organizzato sabato sera 9 agosto u.s un momento di adorazione al Santissimo Sacramento con recita del  Rosario per pregare Dio per intercessione dell’Immacolata per la drammatica situazione dei cristiani in Iraq e Siria perché Dio protegga i nostri fratelli nella fede così duramente provati e illumini la mente e il cuore dei persecutori perché abbandonino la via della violenza. Come segno tangibile e per sensibilizzare maggiormente le coscienze, all’ingresso della Chiesa di Santo Spirito è stato apposto (vedi foto)  il marchio “dell’ infamia” ossia la lettera Nun dell’alfabeto arabo cioè l'iniziale di Nassarah, Nazareno, il termine con cui il Corano indica i seguaci di Gesù di Nazareth come è stato impresso in vernice nera e rossa, sulle case dei cristiani iracheni dai terroristi dell’ISIS



Amici del Timone di Ferrara

lunedì 7 luglio 2014

Sentinelle, Comune di Ferrara, PICO e dintorni

Le Sentinelle hanno lasciato il segno. Nelle scorse settimane l'opinione pubblica ferrarese ha indubbiamente preso conoscenza se non altro del fenomeno, tanto è stata l'eco data dai mass media locali. Tante le prese di posizione contrarie, ma qualcuna anche a favore, come quella di Francesco Fersini e Andrea Rossi.
Indubbiamente, un impulso notevole all'amplificazione mediatica avuta dalla vicenda lo ha dato l'ormai famoso comunicato del Comune di Ferrara contro le Sentinelle.


Un articolo di cotanta inconsistenza di contenuti sarebbe stata davvero impresa ardua a partorirlo da qualsiasi intelletto umano ma si prende atto che la realtà ha ampiamente superato la più fervida immaginazione. Ben altro tono si deve necessariamente assumere quando si realizza la rilevanza dei diritti lesi in argomento. Si ometterà di presentare di seguito un discorso di logica a trazione epistemologica a sostegno della famiglia naturale in quanto la critica teorica, sebbene sostanzi conclusioni lapalissiane, come notava Putnam, corre il rischio di mancare il bersaglio perché criticare il “decostruzionismo” è come cercare di fare a pugni con la nebbia. Per inciso dal decostruzionismo attinge l’ideologia del gender, oggigiorno superata dalla “teorizzazione queer”che inneggiando all’ambiguità sessuale rifiuta l’identità come dato biologico e nega la distinzione sessuale che immediatamente supera affermando il polimorfismo e il pansessualismo. Lo sconcertante “Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia” (P.I.C.O.) è il classico esempio che evidenzia lo scopo del decostruzionismo: scardinare qualsivoglia significato mediante la moltiplicazione dei significati delle parole, creando nuove configurazioni senza individuare alcun senso e alcun fine. Ma leggendo il documento sopra citato non si può evitare di formalizzare alcuni quesiti a quegli organi istituzionali firmatari e che ne hanno sottoscritto il contenuto:



1) “Questo movimento sta alzando i toni contro ogni discorso e pratica di apertura nella scuola e nella società a visioni inclusive e non assolutistiche della famiglia e delle relazioni umane e sessuali. Distorcendo la realtà delle leggi proposte e delle misure educative che si vogliono intraprendere nelle scuole, cerca di legittimare e giustificare la discriminazione contro le persone omosessuali, negando i più elementari e fondamentali diritti umani, che devono essere garantiti nell’esistenza di qualsiasi individuo”. Le sentinelle sostenendo la famiglia come società “naturale” fondata sul matrimonio si macchierebbero di gravi violazioni dei diritti umani. Ergo, l’Italia è in possesso di una carta costituente da regime dittatoriale e totalitario e altamente discriminatoria. Non si comprende come i costituzionalisti dinanzi all’articolo 29 della Costituzione non abbiano ancora gridato allo scandalo invocandone l’abrogazione “con disonore”; non si comprende come tutto l’impianto normativo del diritto italiano preveda ancora la “distinzione del sesso” rispetto all’istituto del matrimonio civile. Si ricorda che il precetto costituzionale non è superabile per via ermeneutica con una semplice lettura culturale o ideologica del sistema. Ma probabilmente laProvincia di Ferrara, il Comune di Ferrara, l’Università degli Studi di Ferrara, la CGIL – Area nuovi diritti Ferrarala UIL Ferrara, l’UISP – Comitato Provinciale di Ferrara, la Consigliera di Parità della Provincia di Ferrara, il Centro Donna Giustizia, il CAM – Centro d’Ascolto Uomini Maltrattanti e le associazioni ferraresi; il Circomassimo – Arcigay e Arcilesbica, l’Agedoe le Famiglie Arcobaleno illumineranno quegli uomini e quelle donne di ogni estrazione sociale e culturale, dal dopoguerra ad oggi prigionieri del bigottismo clericale, in relazione a questa moderna “ermeneutica della liberazione”. Si attende una illustrazione all’altezza della pericolosità sociale correlata alla deriva omofobica delle violente manifestazioni organizzate dalle “Sentinelle in piedi”, subdoli pareidolici sociali.



2) “Secondo l’Agenzia per i diritti Fondamentali dell’Unione Europea, l’omofobia danneggia ogni anno la salute e la carriera di milioni di persone. L’Italia è il paese dell’Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica e istituzionale: secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica, i suicidi della popolazione gay legati alla discriminazione omofobica costituirebbero il 30% di tutti i suicidi tra gli adolescenti”. Si chiede, anche, di essere illuminati sulle fonti e sul metodo scientifico che enucleano cifre di questa portata devastante.


3) “A questi valori si ispira il rifiuto di vedere lo spazio pubblico, la città di tutti che non ha bisogno di “sentinelle” o di “milizie”, invaso dal fondamentalismo, qualsiasi esso sia”. Ma l’articolo 21 della Costituzione non garantisce a tutti il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero? In che modo chi sostiene la famiglia come unione di un uomo e una donna diventa discriminatorio? Su questo punto si pretende la massima chiarezza dalle istituzioni firmatarie del P.I.C.O. e si utilizzeranno tutti gli strumenti leciti per stanare i filo-gender. L’opinione pubblica, sebbene plagiata dalle sirene del profetismo laico, dovrà avere chiara a se stessa quello potrà essere pronunciato senza incorrere nel reato di omofobia. Rispondino allora alle seguenti domande le cariche pubbliche in oggetto: è omofobo chi sostiene che l’unica famiglia a cui riconoscere legittimamente l’istituto giuridico è quella composta da un uomo e una donna? Deve essere esposto alla pubblica gogna chi sostiene che la famiglia così costituita è l’unica meritevole di norme di protezione di rango superiore rispetto alle altre unioni affettive? Se il ddl Scalfarotto superasse il vaglio del Senato, diventando poi legge effettiva dello stato, sarebbe fatta giustizia se si arrestasse chi promuove la famiglia naturale? Si attendono risposte chiare e concise: sì o no.
 
La demagogia e la strumentalizzazione poste in essere, forti dell’endorsement istituzionale e mediatico, chiarisce chi sia la parte debole nelle dinamiche in atto. Nel nuovo quadro giuridico in cui si definisce una visione estensiva del concetto di famiglia, per replicare a chi sostiene che l’”amore” (“love is love”) sia sufficiente a giustificare il riconoscimento dell’istituto giuridico, si evidenzia come tale sentimento, per quanto nobile esso sia, non ha nulla a che fare con il codice civile; questa ermeneutica estensiva non solo è superficialmente pretestuosa ma anche pericolosa perché può essere utilizzata contro tutte le norme che regolano il matrimonio e per tutte le categorie di “innamorati”:se un uomo ama due o più donne si sosterrà che il divieto di poligamia è discriminatorio, se un fratello ama la sorella medesima cosa si può affermare per chi osteggia l’incesto. Ribadiamo il concetto: la nostra Costituzioneall’art. 29 sancisce che la Repubblica «riconosce», e non “definisce”, i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Opinare il contrario significherebbe consentire ad un’assemblea legislativa la possibilità di stabilire attraverso disposizioni normative la natura stessa dell’istituto matrimoniale. Con il “molto opinabile” criterio dell’orientamento sessuale e dell’affetto nulla vieterebbe di ritenere legittimo non solo il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma anche quello tra una donna e due uomini, tra due uomini e due donne, tra due uomini e quattro donne, o perché escludere il matrimonio tra una donna e il proprio cane, visto che la zoofilia rappresenta, in effetti, un riconosciuto orientamento sessuale. Si comprende che si aprirebbero scenari inquietanti, qualora dovesse cadere anche il tabù della pedofilia. A qualcuno potrà essere sfuggito ma è di non molto tempo addietro la notizia dell’accettazione da parte dell’Onu di organizzazioni dal chiaro profilo pedofilo, come la: Kinsey Institute (istituto di ricerca su sesso, genere e riproduzione) che il 23 aprile 2014 è stato accreditato come organo consultivo dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Non dimentichiamo neanche che l’American Psychiatric Association (APA) lo scorso 31 novembre 2013 ha rettificato ufficialmente quanto scritto nell’ultima versione del Dsm-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) pubblicata quest’anno, in cui la pedofilia era stata declassata da “disordine” ad «orientamento sessuale» (dieci anni fa nel Dsm-4 era già stata derubricata da «malattia» a «disordine»). L’Apa, comunque, distingue tra pedofilia e atto pedofilo, nel senso che considera il desiderio sessuale nei confronti dei minori un orientamento come gli altri, mentre ritiene l’atto sessuale “disordinato” solo per gli eventuali effetti negativi che può determinare nei confronti degli stessi minori. E’ una distinzione assai pericolosa che ricorda da vicino il ragionamento surrettizio che ha portato allo sdoganamento dell’omosessualità.




L’invito è di andare oltre superficiali considerazioni come quella che l’omosessualità sia una variante naturale dell’eterogeneità sessuale. Una pretestuosa banalità un po’ debole dal punto di vista scientifico. D’altronde, per chi è dentro queste dottrine filosofiche e scientifiche, sa bene che anche questa posizione è ampiamente superata. E anche di queste saggeremo le ricadute sociali e le pretese in termini di adeguamento degli ordinamenti giuridici.
Recitava un celebre aforisma voltairiano, poi diventato il luogo comune del pigro conformista ma in fondo in fondo intollerante: «Non sono d’accordo con quello che dici ma sono pronto a dare la vita perché tu possa dirlo». 

L’impegno a concretizzarlo è di tutti, nessuno escluso!

Paolo S.
Amici del Timone di Ferrara

domenica 29 giugno 2014

Sentinelle in piedi a Ferrara, un grande successo

Sentinelle in piedi a Ferrara, disposte su 5 file, nel cosiddetto listone, in Piazza Trento Trieste.

Si è conclusa con successo pochi minuti dopo le 19 la manifestazione delle Sentinelle in piedi a Ferrara,  nella centralissima piazza Trento Trieste. Tutto si è svolto nel migliore dei modi, nonostante il vento di guerra avesse soffiato negli ultimi giorni qui a Ferrara dopo la presa di posizione del Comune, che ha diramato un comunicato molto aggressivo contro le Sentinelle e ha appeso il drappo rosa di fronte al Duomo.
Il Comune ha appeso il drappo rosa anti omofibia e ha attaccato con un comunicato stampa la manifestazione delle Sentinelle

Qualche contestazione c'è stata, ma si è limitata al confronto con il portavoce delle Sentinelle ferraresi, Carlo Martinucci ed all'esposizione di alcuni fogli contro l'omofobia. Insomma, si è evitato quanto successo a Siena o Lecce.


Sentinelle in piedi a Ferrara.


Più di 160 manifestanti a Ferrara per le Sentinelle in Piedi

martedì 24 giugno 2014

Sentinelle in Piedi sabato prossimo a Ferrara

Sabato prossimo le Sentinelle in Piedi organizzano una veglia a Ferrara, dalle 18 alle 19 in piazza Trento Trieste.

CHI SONO LE SENTINELLE IN PIEDI. Le Sentinelle in Piedi non sono costituite in associazione. Sono piuttosto una rete, apartitica e aconfessionale, di persone che hanno a cuore la libertà di espressione. Si definiscono testualmente “una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”.

Esse, come detto, manifestano per la libertà di espressione, quella garantita dall’articolo 21 della Costituzione, ma anche per la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna e per il diritto di ogni bambino ad avere una mamma (femmina) e un papà (maschio). Le Sentinelle in Piedi ribadiscono invece il loro no al matrimonio tra persone dello stesso sesso; all’ideologia del gender, che propone l’eliminazione dei sessi come dato naturale e scientifico a favore di una moltiplicazione di generi basata su elementi sociali e culturali, e all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali.

Una veglia delle Sentinelle in Piedi ha la durata di un’ora. I partecipanti, assistiti dai componenti del servizio d’ordine (riconoscibili dalle pettorine colorate) si dispongono in ordine nell’area assegnata, ad una distanza reciproca di circa due metri. Ogni vegliante legge in silenzio un libro che avrà portato con sé. È possibile portare qualunque titolo purché sia significativo e soprattutto non offensivo. Ulteriori e più precise informazioni vengono comunque fornite a tutti i presenti all’inizio della veglia.

Chiunque ha a cuore la libertà di espressione e il diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma è invitato a unirsi.

Per saperne di più: http://SentinelleInPiedi.it


domenica 8 giugno 2014

Anche gli Amici Del Timone si associano alle domande al Card. Aviz


In data 7 giugno alcune testate online hanno posto pubblicamente 10 domande a sua Eminenza Reverendissima Card. Aviz, responsabile del dicastero vaticano che governa gli istituti religiosi, riguardanti il commissariamento dei Frati Francescani dell'Immacolata.
Noi Amici Del Timone di Ferrara ci associamo in particolare a due domande, per le quali possiamo dire di sentire particolare urgenza.Anzitutto la prima:
Padre Stefano Manelli, cofondatore dei Frati Francescani dell'Immacolata


1)  Perché sono stati commissariati i Frati Francescani dell’Immacolata? Dal Decreto di Commissariamento da Lei emanato non è dato evincere alcuna motivazione. Perché?

Questa la domanda posta dalle associazioni. Noi aggiungiamo che non abbiamo trovato risposte non solo nel Decreto di Commissariamento ma nemmeno in alcun altro organo di informazione né  da altra fonte alcuna.
Quindi facciamo nostra la domanda numero 3, riguardanti le disposizioni emanate l'8 Dicembre scorso:


"Gesù Eucaristico Amore" Uno dei tanti libri di spiritualità Francescana scritti da Padre Stefano Manelli

3)      È al corrente delle disposizioni emanate dal Commissario apostolico, da Lei designato per guidare i Francescani dell’Immacolata, con cui si impone ai Frati, tra l’altro, la chiusura dei seminari, la sospensione delle ordinazioni, e la proibizione di collaborare a pubblicazioni teologiche e di apostolato? Se ne è informato, perché ha avallato tali misure, evidentemente distruttive di fondamentali attività proprie del carisma di tale Istituto, regolarmente approvato dalla Santa Sede?


Questa domanda ci sta a cuore in quanto molti ferraresi e molte ferraresi si erano avvicinati al mondo dei FFI proprio grazie alle ricchissime pubblicazioni spirituali di Casa Mariana. Ora queste pubblicazioni non ci sono più, devono essere ordinate online, e sicuramente abbiamo perso tanto. Inoltre, i fogli della messa: quelli di Casa Mariana erano una vera luce nel deserto, una guida con commenti che uscivano dai luoghi comuni che purtroppo si è costretti a leggere altrove. Solo una risposta esauriente potrà esimerci da una delusione già grande.


Un altro famosissimo testo di Padre Manelli: "San Pio da Pietralcina". 

In seguito, le associazioni - testate online hanno espresso al Cardinale Aviz altre domande, che riportiamo qui di seguito solo per completezza, pur non avendo noi la competenza e le informazioni per porle. Ad ogni modo, una risposta sicuramente gioverebbe.

2)      Perché Lei non ha tenuto alcun conto della Nota (del 29 maggio 2013) inviatale dal Consiglio generale, unitamente col Procuratore generale, dei Frati Francescani dell’Immacolata con la quale Le si facevano presente – per quanto riguarda la Visita apostolica allora in corso – alcuni fatti gravissimi, e che non hanno alcun precedente in tutta la storia della Chiesa, tra i quali (come vi si legge): “la decisione [del Visitatore] di procedere SOLO attraverso un questionario scritto, evitando del tutto la visita alle comunità e persino dei seminari […]; il contenuto del questionario che, al di là dell’intenzione di suggerire una “tendenziosa” versione della situazione dell’Istituto, era pieno di domande non facilmente comprensibili alla maggioranza dei nostri fratelli […]; I risultati del questionario, da soli, senza verificare che ciò che vi è scritto corrisponde davvero alle convinzioni di ogni frate, sono inaffidabili per le suddette ragioni”?
4)      Perché ha disposto la Visita apostolica nei confronti delle Suore Francescane dell’Immacolata, cioè del ramo femminile dell’Istituto religioso da Lei già commissariato?

5)      Perché ha inviato come Visitatrice apostolica una religiosa così distante per attitudini e per formazione – ma soprattutto per il modo di pensare e di agire – dalle Suore Francescane dell’Immacolata?
6)      Perché non ha dimostrato altrettanta attenzione e severità nei confronti di quegli Istituti religiosi, nei quali un gran numero di membri si è palesemente allontanato dal carisma dei Fondatori e dall’osservanza delle rispettive Regole e Costituzioni?
7)      Che cosa pensa della Teologia della liberazione? Ritiene compatibile con la fede cattolica l’adesione alle tesi della Teologia della liberazione, particolarmente dopo l’esplicita condanna con la Istruzione della Congregazione della Dottrina della Fede, confermata da Giovanni Paolo II (6 agosto 1984), con la quale, tra l’altro, se ne dichiarano “le gravi deviazioni ideologiche” ?
8)      Che cosa pensa della prospettiva sincretista di unificare tutte le religioni in una nuova religione planetaria? È vero che Lei ha partecipato, tenendo la relazione introduttiva, al Primo Forum Spirituale Mondiale, insieme ai rappresentanti di società spiritiste, teosofiche e massoniche?
9)      Non ritiene che ogni progetto di religione planetaria contraddica palesemente il principio che “deve essere [...] fermamente creduto come verità di fede cattolica che la volontà salvifica universale di Dio Uno e Trino è offerta e compiuta una volta per sempre nel mistero dell’incarnazione, morte e resurrezione del Figlio di Dio” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Dominus Iesus, 14)?
10)  Che cosa pensa della Massoneria? Ritiene compatibile con la fede cristiana l’adesione di un cattolico ed, a maggior ragione di un ecclesiastico, alla Massoneria?

Le associazioni-testate online che si sono unite nelle richieste sono:

Corrispondenza Romana , Riscossa cristiana,Chiesa e postconcilio,Il Cammino dei Tre Sentieri,Vigiliae Alexandrinae,Giudizio cattolico,Conciliovaticanosecondo.it